Wikileaks: “Ecco come ci spia l’intelligence privata”
249 documenti provenienti da 92 agenzie di intelligence private internazionali. Si tratta degli "Spy Files #3", una serie di dossier che, secondo quanto riporta Wikileaks, "rivelano come, con la privatizzazione dell'industria dell'intelligence, Stati Uniti, Unione Europea e agenzie di intelligence di Paesi in via di sviluppo hanno speso milioni nell'acquisto di tecnologie di nuova generazione per la sorveglianza di massa, al fine di monitorare comunità, gruppi ed intere popolazioni". L'organizzazione di Julian Assange, stavolta, punta il dito contro le operazioni di spionaggio appaltate a società e contractor privati, in grado di raccogliere fino a un miliardo di intercettazioni e 50 mila miliardi di dati ogni giorno. Non solo. Wikileaks se la prende anche e soprattutto con le strategie utilizzate per rivendere queste tecnologie agli enti governativi. Secondo Assange gli "Spy Files #3 rappresentano un'importante risorsa sia per i giornalisti che per i cittadini, al fine di dettagliare e spiegare come agenzie segrete di intelligence governative si stanno unendo con il mondo corporativo nell'intento di raccogliere ogni tipo di comunicazione elettronica".
Le nuove tecnologie per lo spionaggio della Rete attualmente disponibili sul mercato, afferma Wikileaks, includono anche "l'identificazione dell'uso di comunicazioni cifrate od offuscate tramite ad esempio Skype, BitTorrent, Vpn, Ssh ed Ssl". Nei nuovi documenti messi a disposizione da Assange & c. si può capire "come tali società lavorano con agenzie di intelligence e di polizia per ottenere le rispettive chiavi di decifratura". Inoltre, sono indicate tutte le strategie, con tanto di brochure di vendita, prezzi, manuali e cataloghi, nate "per catturare l'attenzione delle agenzie di intelligence governative e convincerle ad acquistare servizi e tecnologie di intercettazione di massa". Infine, gli ‘Spy Files #3' renderebbero noti anche i sistemi di intercettazione per "voce, sms, mms, email, fax e comunicazioni con telefoni satellitari". Le parole di Assange sono dure: "L'industria della sorveglianza lavora gomito a gomito con i governi di tutto il mondo, rendendoli capaci di spiare illegittimamente i loro cittadini. È un'industria su cui il controllo dell'opinione pubblica è veramente limitato e le leggi sono assenti".