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Von der Leyen e Michel si incontrano a una settimana dal sofagate: “Mai più situazioni del genere”

A una settimana dall’incidente denominato come sofagate, in cuiUrsula von der Leyen è senza sedia durante la visita ad Ankara, la presidente della Commissione europea e il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, si sono incontrati per parlare di quanto accaduto. E lei ha ribadito che non permetterà più che accadano situazioni di questo tipo.
A cura di Annalisa Girardi
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Esattamente a una settimana dall'incidente denominato come sofagate, in cui Ursula von der Leyen è rimasta in piedi senza sedia durante la visita ad Ankara, la presidente della Commissione europea e il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, si sono incontrati per parlare di quanto accaduto. Lo riporta una fonte della Commissione europea, per cui von der Leyen avrebbe ribadito che non permetterà più che accadano situazioni del genere. I due, che domani parteciperanno alla Conferenza dei presidenti al Parlamento europeo, hanno poi discusso di temi di attualità.

Cosa è successo ad Ankara

L'incidente diplomatico è avvenuto nel palazzo presidenziale di Ankara, capitale della Turchia, dove i due vertici dell'Unione sono stati accolti dal presidente turco Recep Tayyip Erdoğan. Che però aveva predisposto una sedia solamente per Michel, costringendo von der Leyen a sedersi su un divano a diversi metri dai due, dopo un momento di visibile imbarazzo in cui la presidente della Commissione Ue è rimasta in piedi non sapendo dove accomodarsi.

Le accuse a Michel

Subito si sono accese le polemiche su Erdogan, accusato di sessismo, anche alla luce del fatto che solo recentemente la Turchia si è ritirata dalla Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne. Allo stesso tempo, però, non sono mancate le critiche a Michel, che non ha reagito nel momento in cui von der Leyen è rimasta in piedi, ma ha tranquillamente preso posto rimanendo poi seduto sulla sedia. "Ho già espresso il mio rincrescimento alla signora von der Leyen e a tutte le donne. Vi assicuro che da allora non dormo bene la notte e che nella mia testa ho riavvolto il film dell’episodio decine di volte. Assumo la mia parte di responsabilità", ha poi commentato il presidente del Consiglio Ue. Per poi concludere: "Sul momento, la mia impressione è stata che una eventuale reazione avrebbe messo in dubbio il lungo lavoro diplomatico che aveva preparato la nostra visita. Inoltre, non volevo avere nei confronti della signora von der Leyen alcun atteggiamento paternalista. Detto ciò, rispetto le opinioni contrarie e capisco le critiche che mi sono state rivolte. Dovremo evitare situazioni di questo tipo in futuro".

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