Il video della valanga di fango che ha travolto la città indiana di Dharali: si temono molte vittime

Tonnellate di acqua, fango e rocce hanno invaso le strade di Dharali, sommergendo edifici, negozi e infrastrutture, compreso un eliporto governativo. Il fango ha anche bloccato il corso del fiume Bhagirathi, generando un lago artificiale che minaccia ora le località a valle.
A cura di Davide Falcioni
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Una serie di intensi nubifragi ha causato inondazioni improvvise nella regione montuosa indiana dell’Uttarakhand, travolgendo il villaggio turistico di Dharali, nel distretto di Uttarkashi. I soccorritori sono alla ricerca di decine di persone che potrebbero essere rimaste intrappolate sotto fango e detriti. Le autorità temono un bilancio di vittime pesante. I morti accertati al momento sono quattro.

L’evento si è verificato attorno alle 13.30 ora locale, quando intense precipitazioni temporalesche hanno investito l’area, causando l’esondazione del fiume Kheerganga. Tonnellate di acqua, fango e rocce hanno invaso le strade di Dharali, sommergendo edifici, negozi e infrastrutture, compreso un eliporto governativo. Il fango ha anche bloccato il corso del fiume Bhagirathi, generando un lago artificiale che minaccia ora le località a valle.

Video drammatici mostrano una marea d’acqua travolgere il villaggio, abbattendo edifici. In sottofondo, si sentono urla, fischi e l’allarme disperato dei residenti: "Correte, correte", ma l’ondata è arrivata troppo rapidamente perché si potesse fuggire. Testimoni parlano di persone rimaste sepolte sotto le macerie, mentre l’antico tempio Kalpkedar risulta danneggiato e coperto dal fango.

Le operazioni di soccorso sono rese difficili dalle piogge persistenti e dalle comunicazioni instabili. Tuttavia, squadre dell’esercito, della polizia di frontiera indo-tibetana (ITBP) e altre unità paramilitari sono giunte sul posto. Alcuni feriti sono stati trasferiti presso il campo militare di Harsil, a pochi chilometri da Dharali.

Un portavoce militare ha invitato la popolazione a tenersi lontana dai corsi d'acqua, per il rischio di ulteriori esondazioni. Il primo ministro Narendra Modi ha espresso le sue “condoglianze alle persone colpite dalla tragedia” e ha assicurato che “le squadre di soccorso sono impegnate in ogni possibile sforzo. Nessuna pietra sarà lasciata intentata per fornire assistenza alla popolazione".

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