USA, uccide 6 persone a un party di compleanno: “Strage commessa perché non era stato invitato”
Teodoro Macias, l'uomo di 28 anni che domenica ha ucciso sei persone durante una festa a Colorado Springs poi si è tolto la vita sparandosi, ha commesso la strage perché non era stato invitato al party di compleanno a cui stavano partecipando tutte le vittime e i loro familiari. A renderlo noto è stata la polizia, spiegando che il 28enne si è introdotto al Canterbury Mobile Home Park di Colorado Springs, ha ucciso la fidanzata Sandra Ibarra-Perez poi ha puntato l'arma contro cinque suoi familiari. Il gruppo stava festeggiando i compleanni di tre di loro: "Quando Teodoro ha saputo di non essere stato invitato è andato su tutte le furie ed ha commesso una carneficina".
Il 28enne non aveva mai avuto prima guai con la giustizia, ma era stato segnalato per dei problemi di salute mentale e quindi non si comprende come mai sia riuscito ad impugnare un'arma da fuoco in libertà: per la polizia è molto probabile che Macis detenesse illegalmente la pistola utilizzata. Stando a quanto accertato dagli inquirenti il giovane si è molto risentito per non essere stato invitato dai parenti della sua fidanzata, così ha fatto irruzione alla loro festa ed ha commesso una strage. Al party erano presenti anche alcuni bambini che per fortuna sono stati risparmiati, anche se hanno assistito a una mattanza che li segnerà per il resto della loro vita.
"Le parole non sono sufficienti per descrivere la tragedia che ha avuto luogo oggi", ha commentato il capo della polizia di Colorado Springs, Vince Niski. "Come capo della polizia, come marito, come padre, come nonno, come membro di questa comunità, il mio cuore è spezzato per le famiglie che hanno perso un loro caro e per i bambini che hanno perso i loro genitori". Negli Stati Uniti nonostante i lockdown dovuti alla pandemia di coronavirus nel 2020 sono aumentate le stragi.
