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USA, ragazzo nero ucciso dalla polizia in un posto di blocco. Proteste a Minneapolis

Daunte Wright, 20 anni, è stato fermato ieri pomeriggio da una pattuglia di Brooklyn Center, vicino Minneapolis. Gli agenti gli hanno chiesto di esibire i documenti poi hanno cercato di arrestarlo. Il giovane si sarebbe opposto e un poliziotto a quel punto avrebbe estratto la pistola e gli avrebbe sparato.
A cura di Davide Falcioni
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A meno di un anno dall'omicidio di George Floyd la polizia di Minneapolis è nuovamente accusata di aver abusato della forza nei confronti di un uomo afroamericano: degli agenti, infatti, ieri pomeriggio hanno sparato e ucciso un ventenne nero nella città di Brooklyn Center, distante pochi chilometri dalla capitale dello stato del Minnesota. L'episodio ha innescato nuove proteste contro le forze dell'ordine proprio mentre  è entrato nel vivo il processo contro l'agente Derek Chauvin, accusato dell'uccisione di George Floyd lo scorso maggio.

Un altro afroamericano ucciso dalla polizia: Daunte Wright

Stando a quanto riferiscono i media statunitensi a perdere la vita questa volta è stato il ventenne Daunte Wright; la Polizia di Brooklyn Center ha riferito che l'episodio ha avuto luogo ieri pomeriggio poco prima delle 14 ora locale, quando un agente ha fermato un'auto per violazioni del codice della strada. La Polizia ha spiegato che il conducente del veicolo stava cercando di risalire in macchina mentre un agente tentava di metterlo in stato di arresto e a quel punto un altro poliziotto ha aperto il fuoco.

Katie Wright, madre di Daunte Wright, ha raccontato ai giornalisti di essere stata per alcuni minuti al telefono con suo figlio quando è stato fermato dagli agenti. Secondo il suo racconto, riportato dai notiziari locali, Daunte l'aveva chiamata per chiederle di inviargli una foto dell'assicurazione dell'automobile. La donna avrebbe sentito i poliziotti chiedere al figlio di scendere dall'auto, poi un trambusto e la linea telefonica è caduta. "Un minuto dopo ho richiamato mio figlio e mi ha risposto la sua ragazza, che era seduta accanto a lui, per dirmi che Daunte era stato colpito da un proiettile esploso da un agente ed era morto".

Le proteste contro la morte di Daunte Wright represse coi lacrimogeni

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La notizia si è rapidamente diffusa in città e in serata centinaia di manifestanti sono scesi in strada e hanno marciato fino alla sede del locale dipartimento di Polizia, dove ad aspettarli c'erano agenti in assetto anti sommossa che hanno anche usato lacrimogeni contro la folla. Si sono verificati momenti di tensione e tafferugli nei disordini durati fino a circa le 23 ora locale.

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