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USA, il giallo del college: 4 studenti uccisi a coltellate, da due mesi si dà la caccia al killer

Madison Mogen, Kaylee Goncalves, Xana Kernodle ed Ethan Chapin il 4 novembre sono stati trovati morti nella casa in cui vivevano a Moscow, nei pressi dell’Università dell’Idaho. Da allora non è stato ancora trovato il killer.
A cura di Davide Falcioni
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Somiglia vagamente alla trama del capolavoro di Truman Capote "A Sangue Freddo" la storia che da ormai quasi due mesi sta tenendo col fiato sospeso gli Stati Uniti. Il 4 novembre infatti un giallo ha sconvolto la cittadina di Moscow, nei pressi dell'Università dell'Idaho: quattro coinquilini sono stati trovati morti, uccisi a coltellate nella loro casa poco lontano dal campus.

Le vittime si chiamavano Madison Mogen, Kaylee Goncalves, Xana Kernodle ed Ethan Chapin: i loro corpi sono stati rinvenuti nei rispettivi letti al secondo e terzo piano della casa, mentre due ragazze che dormivano al pian terreno sono sopravvissute all'attacco. A quasi due mesi dalla strage gli inquirenti brancolano ancora nel buio e ad indagare sono al momento almeno 6 detective locali, 13 agenti e 62 agenti federali.

La polizia ha riferito di aver ricevuto oltre 7.650 tra telefonate e mail di persone che sostenevano di avere indizi e tracce concrete. Sono state interrogate oltre 250 persone, decine di presunti sospettati sono stati scagionati e il governatore dell'Idaho ha stanziato oltre un milione di dollari per supportare l'inchiesta.

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Stando a quanto accertato la carneficina sarebbe stata commessa tra le 3 e le 4 del mattino del 4 novembre: le quattro vittime erano tornate a casa da un paio d'ore dopo essere state in giro per la città. Xana ed Ethan avevano trascorso la serata a una festa in una confraternita, mentre Madison e Kaylee prima erano state in un bar, poi in compagnia di un ragazzo a un food truck dove hanno mangiato della pasta prima di tornare a casa in taxi. Sia il ragazzo che il tassista sono stati scagionati dalla polizia.

Scarseggiano anche gli indizi. Come spiega il Corriere l'unico considerato valido è la presenza di una Hyundai Elantra bianca del 2011/2013 che sarebbe stata vista nelle vicinanze, ripresa anche dalla bodycam di un agente di polizia intervenuto nella zona per rispondere a un altro incidente. Non si sa ancora se possa trattarsi dell'auto del killer, ma gli inquirenti ritengono che il proprietario potrebbe fornire informazioni utili per il caso. Anche l'arma del delitto, un coltello molto affilato, non è stata ancora recuperata. A chiamare i soccorsi sono state le coinquiline sopravvissute, anche loro scagionate.

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