USA, eseguita dopo 35 anni la condanna a morte di Gregory Hunt: giustiziato con gas di azoto

Nella serata di ieri, martedì 10 giugno, lo Stato dell’Alabama ha portato a termine l’esecuzione di Gregory Hunt, 65 anni, condannato a morte per l’omicidio brutale di Karen Sanders Lane, avvenuto il 2 agosto 1988. Si tratta della sesta esecuzione negli Stati Uniti condotta mediante inalazione di azoto puro, un metodo ancora controverso che priva il corpo dell’ossigeno fino a determinarne la morte.
Hunt è stato dichiarato morto alle 18:26 nel penitenziario statale dell’Alabama meridionale. Con il volto coperto da una maschera a bordo blu e le braccia assicurate a una barella, non ha pronunciato alcuna parola finale, ma ha fatto un gesto di saluto con il pollice e il segno della pace. Pochi minuti dopo l’inizio del flusso di gas, ha avuto movimenti convulsi, respiri affannosi e lamenti, per poi smettere di muoversi intorno alle 18:05.
Il metodo, introdotto per la prima volta nel 2023, è stato criticato per i segnali di sofferenza mostrati dai detenuti durante le esecuzioni. Le autorità carcerarie sostengono che i movimenti siano "attesi e fisiologici", ma secondo gli oppositori della pena di morte, l’ipossia da azoto non garantisce una morte indolore e immediata.
All’esecuzione – all'interno della sala testimoni – erano presenti diversi parenti di Karen Lane. In una nota, la famiglia ha affermato che la loro decisione era un modo per ricordare "la morte orribile di Karen Sanders Lane, alla quale è stata strappata la vita in modo brutale e senza pietà". "La nostra non è una celebrazione, ma la chiusura di un incubo durato 37 anni. Questo non è un giorno di vittoria, è un atto di giustizia".

Chi era Gregory Hunt
Gregory Hunt, condannato nel 1990, è stato uno dei detenuti più longevi del braccio della morte dello Stato, con quasi 35 anni passati dietro le sbarre in attesa dell’esecuzione.
Originario dell’Alabama, Hunt aveva avuto una relazione breve – durata circa un mese – con Karen Lane. La sera del delitto, spinto da un violento attacco di gelosia, fece irruzione nell’appartamento della donna a Cordova, nella contea di Walker, dove la violentò e la picchiò a morte dopo averle inflitto oltre 60 ferite. La giuria lo dichiarò colpevole di omicidio e votò per la pena di morte con un verdetto quasi unanime, 11 a 1.
Nel corso della sua lunga permanenza in carcere, Hunt ha raccontato di aver trovato la fede e si è impegnato per anni in attività religiose, arrivando a condurre un corso settimanale di studio della Bibbia dal 1998. "Cercavo solo di essere una luce in un posto buio", ha dichiarato in una recente intervista all’Associated Press, "dimostrando che se io potevo cambiare, chiunque poteva farlo". Ciò comunque non è servito a risparmiarlo dalla pena di morte.
Il contesto nazionale
Quella di Hunt è stata una delle due esecuzioni avvenute negli Stati Uniti nella stessa giornata. In Florida, Anthony Wainwright, 54 anni, è stato giustiziato tramite iniezione letale per l’omicidio del 1994 di Carmen Gayheart, studentessa di infermieristica e madre di due figli.
Con cinque esecuzioni con azoto già effettuate in Alabama e una in Louisiana, questa nuova modalità si sta progressivamente affermando come alternativa all’iniezione letale, suscitando però un acceso dibattito etico e giuridico negli Stati Uniti e nel mondo.