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Covid 19

USA, bimbo di sei settimane muore di coronavirus

Un bimbo di sei settimana è morto in Connecticut, negli USA, a causa del coronavirus. Ad affermarlo è stato il governatore dello stato, Ned Lamont. “Riteniamo che sia una delle vittime più giovani: il virus attacca i più fragili. E questo mostra l’importanza di stare a casa e limitare l’esposizione ad altre persone”.
A cura di Davide Falcioni
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Un bimbo di sei settimana è morto in Connecticut, negli Stati Uniti, a causa del coronavirus. Ad affermarlo è stato il governatore dello stato, Ned Lamont. "Riteniamo che sia una delle vittime più giovani", spiega Lamont, mettendo in evidenza che "il virus attacca i più fragili. E questo mostra l'importanza di stare a casa e limitare l'esposizione ad altre persone".

Studio rivela: anche i bambini possono sviluppare sintomi gravi

Sebbene sia molto più raro che per gli anziani è possibile che anche i bambini contraggano forme molto aggressive di covid-19. E' quanto emerso da un recente studio condotto in Cina, il più ampio in assoluto con il coinvolgimento di minori, che dimostra come una piccola percentuale può ammalarsi in modo anche molto grave e “critico”. A determinarlo è stato un team di ricerca guidato da scienziati della Facoltà di Medicina presso l'Università di Shanghai Jiao Tong, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi dell'Università Medica di Anhui e della Scuola di Salute Pubblica presso l'Università Medica di Nanchino. I ricercatori hanno preso in esame oltre 2.100 minorenni con un'età compresa tra 0 e 18 anni: quasi un terzo di loro è risultato positivo al tampone rino-faringeo e tra questi, circa la metà ha manifestato sintomi molto leggeri come febbre, tosse, rinorrea; il 39 percento si è ammalato in modo moderato sviluppando polmonite e altri problemi polmonari; il 4 percento non ha avuto nessun sintomo, mentre il restante 6 percento (125 bambini e giovani) ha sviluppato un'infezione molto acuta, che in alcuni casi è stata definita critica e in uno è risultata fatale (un adolescente di 14 anni). Dall'analisi dei dati è emerso che il 60 percento dei bambini ammalati in modo più serio aveva un'età inferiore ai cinque anni, dei quali 40 erano neonati.

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