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Guerra in Ucraina

Un generale ucraino si è offerto come ostaggio ai russi per salvare i bambini di Mariupol

Si chiama Vyacheslav Abroskin, ed è vice-capo della polizia nazionale: si è offerto in prima persona ai russi nel tentativo di salvare i bambini ucraini.
A cura di Giacomo Andreoli
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Si chiama Vyacheslav Abroskin ed è un generale ucraino, nonché vice-capo della polizia nazionale. Per cercare di salvare i bambini ancora bloccati a Mariupol si è offerto in prima persona all'esercito russo, chiedendo di diventare lui stesso un loro ostaggio, in cambio di corridoi per la loro evacuazione. A riferire questa storia è Nexta tv, uno dei principali media dell'Est Europa. Non è ancora chiaro, però, quale sia stato l'esito della sua proposta.

Abroskin aveva già fatto parlare di sé quando aveva riferito di quanto successo all'ospedale pediatrico di Mariupol, colpito dalle bombe russe. "L'ospedale non esiste più" aveva detto, parlando di "molte donne ferite e uccise, assieme a bambini" e citando "testimoni oculari".

Intanto prosegue oramai da tre settimane l'assedio della città del sud-est ucraino, con 100.000 persone ancora intrappolate e in cerca di una via di fuga. Secondo il presidente Volodymyr Zelensky si trovano in uno "stato drammatico, senza cibo, acqua, medicine e sotto bombardamenti costanti". Ieri, inoltre, secondo la vicepremier Iryna Vereshchuk sarebbe stato fermato e sequestrato dalle truppe di Mosca un convoglio umanitario che partiva dalla città. Era composto da undici autobus, con autisti e personale diretti a Mariupol per salvare civili tramite corridoi umanitari. Il suo viaggio sarebbe stato interrotto in un posto di blocco russo nei pressi di Mangush, a circa 15 km dalla città.

A guidare l'attacco a Mariupol c'è il colonnello russo Mikhail Mizintsev, noto per aver condotto diverse operazioni sanguinarie in Siria. Per il consigliere del ministero dell'Interno ucraino, Anton Herashchenko, gli attacchi all'ospedale e contro le case o i rifugi dei civili sarebbero partiti proprio da lui. Nelle ultime ore, però, sarebbe stata distrutta l'ammiraglia delle navi da sbarco della flotta di Mosca. Si tratta della porta-anfibi Orsk, considerata un vero e proprio gioiello dell'ingegneria militare dal premier Vladimir Putin. L'avanzata da sud delle truppe russe sembra così andare a rilento.

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