Ucraina, prosegue la protesta. Assalto ai palazzi del potere

È ancora caos in Ucraina. Dopo la guerriglia di ieri e in attesa dello sciopero generale indetto dalle forze di opposizione a partire da oggi migliaia di manifestanti sono tornati in piazza, nel cuore di Kiev, e hanno assediato i principali edifici pubblici. Presi di mira il Palazzo del Governo, la Presidenza della Repubblica e la Banca Centrale. In Ucraina migliaia di manifestanti stanno protestando contro la decisione del governo di congelare la firma di un accordo di associazione con l’Ue. I cittadini scesi in piazza hanno bloccato le strade con ostacoli di ogni genere e molti dipendenti statali sono stati costretti a tornare a casa dato che gli era impossibile l’accesso ai loro uffici. L’agenzia di stampa russa Itar-Tass precisa che migliaia di dimostranti pro-Ue hanno circondato il perimetro dell’edificio governativo a Kiev senza consentire l’accesso alla struttura. I manifestanti chiedono a Yanukovich di dimettersi.
Il governo minimizza gli scontri di piazza – Negli scontri proseguiti anche domenica sono rimaste ferite circa 300 persone, con un totale di 109 manifestanti e 53 agenti ricoverati in ospedale, secondo quanto hanno reso noto fonti ufficiali del comune. Intanto il governo tende a minimizzare gli scontri avvenuti in piazza e il ministero degli Esteri sostiene che i preparativi per la riunione ministeriale dell’Osce a Kiev il 5-6 dicembre stanno procedendo secondo i piani e non vengono influenzati dalle manifestazioni. Il 5 dicembre è previsto un incontro tra il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov e il suo omologo ucraino Leonid Kozhara.