18 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Terremoto in Turchia e Siria

Turchia, un giornalista che ha filmato i danni del terremoto è stato arrestato per “disinformazione”

Mir Ali Koçer, un giornalista curdo, è stato arrestato con l’accusa di aver diffuso fake news sul terremoto in Turchia. Raccontava le storie dei sopravvissuti su Twitter, ora rischia fino a a tre anni di carcere.
A cura di Susanna Picone
18 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

In Turchia, dopo il terremoto che ha provocato oltre 50mila vittime, un giornalista curdo è stato arrestato per il suo lavoro di copertura dell’accaduto. Si tratta di Mir Ali Koçer, viene accusato di aver diffuso quella che viene definita "disinformazione".

E oltre a lui, almeno altri quattro giornalisti sono indagati con le stesse accuse. Ali Koçer rischia fino a 3 anni di carcere: le indagini contro di lui e i suoi colleghi si aggiungono ad altre misure adottate dalla Turchia contro i media che hanno parlato del terremoto e criticato la gestione dei soccorsi da parte del governo.

Ali Koçer è stato arrestato in base a una legge voluta dal presidente Recep Tayyip Erdogan, contestata dai partiti di opposizione e da diverse organizzazioni internazionali perché ritenuta lesiva della libertà d’espressione. Nello specifico, il giornalista è stato arrestato in base a uno degli articoli più contestati di quella legge, quello che prevede fino a 3 anni di carcere per giornalisti e utenti di Internet che pubblichino contenuti che possano "creare paura e turbare l’ordine pubblico".

La notte del devastante terremoto che ha colpito Turchia e Siria il giornalista arrestato era andato a Gaziantep, dove sono morte almeno 3mila persone a causa del sisma. Aveva filmato i danni e intervistato alcune persone che si lamentavano dell’assenza dei soccorsi e aveva diffuso i contenuti suTwitter.

Il giornalista ha raccontato che la polizia gli ha lasciato un messaggio sulla porta invitandolo a recarsi al comando. Lì gli è stato comunicato che si trova sotto indagine ed è stato accusato della diffusione di fake news. Koçer assicura dal canto suo di essere stato estremamente meticoloso nel proprio lavoro e di non aver mai riportato informazioni senza verificarle.

18 CONDIVISIONI
114 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views