Trovato morto Claudio Manuel Neves Valente: chi è il sospetto killer della Brown e del prof del MIT

L'uomo sospettato di avere ucciso due studenti e ferito altri 9 durante la sparatoria all'Brown University, in Rhode Island, è stato trovato privo di vita. Il 15 dicembre un uomo vestito in abiti scuri è stato ripreso da alcune telecamere di sicurezza mentre entrava all'interno dell'università statunitense e apriva il fuoco contro gli studenti di ingegneria e fisica dell'università Brown, mentre erano in corso gli esami.
Adesso, il capo della polizia di Providence, Oscar Perez, ha fatto sapere che il presunto autore della carneficina si è suicidato all'interno di un deposito del New Hampshire, dove è stato poi ritrovato il corpo. Nel deposito c'era anche una borsa e due armi da fuoco. Era un ex studente della Brown arrivato 25 anni fa con un visto per studenti ed poi rimasto grazie alla green card ottenuta con il programma Diversity Visa, che per questo è stato momentaneamente sospeso.
Il legame tra la sparatoria alla Brown University e l'omicidio del professore del Mit
Nel corso di una lunga conferenza stampa, le autorità hanno riferito che si trattava del 48enne di origine portoghese Claudio Manuel Neves Valente, un ex studente proprio della Brown. È la stessa persona ritenuta responsabile anche dell'omicidio del fisico nucleare e professore del MIT, Nuno Loureiro, avvenuto due giorni dopo i fatti del campus del Rhode Island.
La conferma circa l'identità del killer e il suo suicidio sono stati resi noti dalle autorità solo oggi, ma il corpo è stato trovato giovedì, al termine di una intensa caccia all'uomo. Le indagini non si sono fermate, e poche ore dopo è stata rinvenuta nel New Hampshire un'auto abbandonata con una targa che si ritiene possa essere collegata al sospettato. Al momento, è esclusa l'ipotesi che potessero esserci dei complici.

Secondo le Forze dell'ordine, Valente avrebbe agito da solo, ma non sono ancora noti i motivi che lo avrebbero portato ad aprire il fuoco nell'università della Ivy League dove aveva studiato, e a recarsi poi a casa di Nuno, docente di altro noto istituto americano, per togliergli la vita, ancora una volta usando un'arma da fuoco. Gli agenti stanno indagando proprio sul legame tra il killer e la sua vittima, nonostante in un primo momento l'Fbi avesse affermato che "non sembrava esserci alcun collegamento" tra i due episodi.
Oggi invece il procuratore degli Stati Uniti del Massachusetts, Leah Foley, ha dichiarato che un legame potrebbe esistere: Valente e Loureiro hanno frequentato nello stesso corso di studi in Portogallo negli anni Novanta, prima che entrambi arrivassero negli Stati Uniti.
In queste ore è stata confermata anche l'identità dei due studenti della Brown uccisi. Sono la diciannovenne Ella Cook e il diciottenne Mukhammad Aziz Umurzokov. Entrambi si trovavano in un'aula al primo piano, dove si stava svolgendo un ripasso di economia. L'istituto era accessibile al pubblico perché al suo interno si stavano svolgendo gli esami. Era più facile quindi per gli estranei accedere alle aule.
Chi era Claudio Manuel Neves Valente
Claudio Manuel Neves Valente, 48 anni, era portoghese ed arrivato negli Stati Uniti nel 2000 con un visto per studenti. Nell'aprile del 2017 aveva ottenuto la residenza a Miami, in Florida. Ha studiato alla Brown nel 2000 e l'anno successivo aveva fatto domanda per il dottorato. Le autorità però specificano che al momento della sparatoria non esisteva alcun legame tra l'uomo e l'università.
A trattenerlo negli Stati Uniti dopo gli studi è stata la vittoria della green card tramite la Diversity Visa, la "lotteria della diversità", un programma rivolto in maniera specifica a persone appartenenti a minoranze con bassi tassi di immigrazione gli Stati Uniti. Lo ha spiegato in queste ore in un post su X la segretaria alla Sicurezza Kristi Noem: "Gli è stata concessa la Green Card. Questo individuo efferato non avrebbe mai dovuto essere ammesso nel nostro Paese".
Un dettaglio, quello del Diversity Visa che negli Usa sta già facendo montare il caso dopo che la stessa Noem ha dichiarato di aver momentaneamente sospeso il programma dopo la conferma dell'identità di Valente e le informazioni sul modo con cui era rimasto nel paese.