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Caso Regeni, news sulle indagini

Trieste, sindaco rimuove striscione dedicato a Regeni: consiglio comunale finisce in rissa

Alcuni attivisti sono venuti alle mani con gli agenti della polizia municipale durante il consiglio comunale di ieri. Chiedevano il ripristino dello striscione dedicato a Giulio Regeni.
A cura di D. F.
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Una discussione su uno striscione dedicato a Giulio Regeni è finita in rissa: è accaduto a Trieste durante il consiglio comunale che, tra le altre cose, ha affrontato la decisione sul ripristino di uno striscione da appendere sulla facciata del Municipio che avrebbe chiesto verità e giustizia sulla morte del giovane ricercatore. Il sindaco Roberto Dipiazza ha preso la decisione di rimuovere il cartello, suscitando forte malcontento sfociato in una manifestazione davanti al palazzo comunale. E proprio alcuni attivisti che assistevano al consiglio comunale sono venuti alle mani con la polizia Municipale. La seduta è stata sospesa per poi riprendere con la bocciatura a maggioranza, 25 voti contro e 15 a favore, della mozione presentata dal gruppo del Pd per ripristinare lo striscione giallo con la scritta "Verità per Giulio Regeni" sulla facciata del municipio. "Dico stop allo sciacallaggio – ha detto il sindaco Dipiazza – perché le polemiche e le strumentalizzazioni hanno offeso e stanno offendendo la memoria di questo ragazzo e la sua famiglia, alla quale esprimo tutta la mia solidarietà".

Nei giorni scorsi il padre e la madre di Giulio Regeni sono intervenuti in video all’iniziativa dei ricercatori “Ted x Cnr” che si è svolta al Parco della Musica di Roma. "Sono passati otto mesi dalla sua incomprensibile e barbara uccisione – spiegano Paola e Claudio Regeni -. Ringraziamo per la solidarietà ma non ci fermeremo, vogliamo la verità processuale. La ricerca della verità deve più che mai liberarsi da compromessi economico-politici anche internazionali. La storia di Giulio ci costringe a fare delle scelte. Liberiamoci dall'indifferenza morale, recuperando la componente etico-morale che deve accompagnare i processi di ricerca della verità che era tanto cara a Giulio".

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