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Terremoto Giappone: quattro morti. Anche la centrale nucleare di Onagawa danneggiata

Il nuovo sisma non ha provocato danni alla già instabile centrale nucleare di Fukushima, ma perdite d’acqua da alcune vasche di combustibile nell’impianto di Onagawa (prefettura di Miyagi).
A cura di Biagio Chiariello
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E' tornato l'incubo in Giappone. Una nuova forte scossa di terremoto, di  7,4 gradi della scala Richter, è stata registrata ieri, poco dopo le 16 (ora italiana) nel Nord-Est del Paese, riportando l'orologio dietro di un mese alla terribile e devastante accoppiata sisma/tsunami del 11 marzo. Fortunatamente in questo caso il pericolo delle onde anomale è stato stato scongiurato. Il primo bilancio delle vittime, fornita dalla Protezione Civile nipponica, è di 4 morti e oltre 130 feriti. Nella prefettura di Yamagata ha perso la vita una donna 63enne, mentre i morti nella prefettura di Miyagi – al largo delle cui coste è stato registrato l’epicentro – sono due uomini, di 85 e 79 anni, e una donna di 83.

Il nuovo terremoto non ha provocato danni alla già instabile centrale nucleare di Fukushima, dove il personale era stato in un primo momento allontanato, in attesa di capire la reale entità del sisma, ma perdite d'acqua da alcune vasche di combustibile esausto in due reattori sono state rilevate nell'impianto di Onagawa (Miyagi). Tohoku Electric, la società che gestisce la centrale già arrestata dopo il sisma dell'11 marzo, ha comunicato che non ci sono state variazioni nel livello di radiazioni all'esterno della struttura. Le radiazioni sono però aumentate all'interno e due delle tre linee di alimentazione energetica sono saltate.

"Abbiamo individuato un piccolo aumento nel livello di radiazioni all'interno degli edifici dei reattori, e stiamo cercando di localizzare le perdite", ha detto un rappresentante della Tohoku Electric. "Non vediamo variazioni nel livello di radiazioni all'esterno degli edifici dei reattori".

Sembra che le persone senza luce siano oltre tre milioni a Yamagata. Autostrade chiuse a Miyagi, dove i vigili del fuoco hanno ricevuto numerose chiamate per incendi e fughe di gas.

Continua, dunque, a essere vivo l'allarme per la situazione delle centrali nucleari giapponesi, che pagano anche maggiori problemi tecnologici legati all'età delle strutture, fabbricate ormai molti anni fa, e non si attenua in Giappone e nel mondo la paura per la nube radioattiva.

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