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Covid 19

Stop alla sperimentazione del vaccino di AstraZeneca-Oxford: “Reazione inspiegata in un volontario”

Il colosso di biofarmaceutica AstraZeneca che collabora con l’Università di Oxford, ha deciso di sospendere temporaneamente la sperimentazione del vaccino anti-Covid per una reazione avversa che ha sviluppato un volontario in Gran Bretagna. Si tratta, spiegano, di “un’azione di routine che si adotta durante i test nel caso ci si trovi davanti a una reazione inspiegata”. Al momento, non si sa quanto durerà lo stop.
A cura di Ida Artiaco
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Cattive notizie arrivano sul fronte dei vaccini nella lotta al Coronavirus: l'azienda farmaceutica AstraZeneca, che collabora con l'Università di Oxford, ha deciso di sospendere temporaneamente la sperimentazione del vaccino anti-Covid per una reazione avversa che ha sviluppato un volontario in Gran Bretagna. Lo ha annunciato la stessa società, sottolineando che lo stop è "un'azione di routine che si adotta durante i test nel caso ci si trovi davanti a una reazione inspiegata" e "per consentire le opportune verifiche da parte di una commissione indipendente". Questo, ha aggiunto AstraZeneca, che subito dopo la sua dichiarazione ha perso il 6% a Wall Street nelle contrattazioni after hours, per "assicurare l'integrità del processo dei test". Al momento, non si sa quanto durerà la sospensione. AstraZeneca è una delle case già ad uno stadio avanzato sulle sperimentazioni di un vaccino contro il Coronavirus, assieme a Pfizer e Moderna. Tuttavia, come ha spiegato a Fanpage.it Piero Di Lorenzo,presidente dell'Irbm, l'istituto di ricerca di Pomezia che realizza il vettore virale del vaccino anti-Covid di Oxford, "non è stata sospesa la sperimentazione, ma sono state bloccate le nuove vaccinazioni nei nuovi paesi. Attualmente è in corso una vaccinazione su 50mila persone in 5 paesi, che va avanti in attesa che si pronunci il comitato scientifico indipendente sull'unico quadro clinico avverso emerso. Aspettiamo il parere del comitato scientifico indipendente".

Eppure, i dati iniziali sui test erano apparsi molto promettenti, con il vaccino in grado di produrre una robusta risposta immunitaria e solo deboli effetti collaterali. Lo scorso mese l'azienda ha reclutato circa 30mila persone negli Usa per portare avanti il suo più vasto studio sul vaccino, che stava anche testando tra migliaia di persone in Gran Bretagna, così come porta avanti sperimentazioni più contenute in Brasile e Sud Africa. AstraZeneca è una delle tre aziende che hanno in corso negli Stati Uniti esperimenti con il vaccino contro Coronavirus nella fase 3, i cui risultati erano attesi per la fine del mese di settembre. Insieme a quello del colosso di biofarmaceutica svedese-britannica, gli altri due studi in corso per potenziali vaccini sono di Pfizer, portato avanti con la tedesca BioNTech, e di Moderna. Questa è la prima volta che uno di questi tre studi viene sospeso per un'indagine relativa alla sicurezza e che allontana la possibilità di ottenere un vaccino per fermare la pandemia da Sars-Cov-2 in tempi brevi.

Proprio nelle ore in cui AstraZeneca annunciava lo stop, anche il super esperto americano di malattie infettive Anthony Fauci si diceva scettico sulla possibilità che il vaccino venga individuato nei prossimi mesi. "È improbabile che avremo una risposta definitiva sulla sicurezza e l'efficacia di una vaccino entro la fine dell'anno", ha detto intervenendo a un evento online sulla ricerca e frenando di fatto rispetto promesse del presidente Donald Trump, che invece sta spingendo per ottenere un vaccino prima delle elezioni di novembre.

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