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Starbucks taglia 1100 posti di lavoro e chiede ai dipendenti di stare a casa: lo scopriranno con email

Il gruppo ha annunciato 1100 nuovi licenziamenti ordinando agli impiegati di lavorare da remoto questa settimana perché i licenziamenti saranno comunicati via email per questioni di privacy. “Il nostro intento è di operare in modo più efficiente, aumentare la responsabilità, ridurre la complessità e avere una migliore integrazione”, ha affermato l’amministratore.
A cura di Antonio Palma
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Starbucks pronta a licenziare 1100 lavoratori che però lo scopriranno da casa in smart working con una email che sarà consegnata a ognuno di loro entro oggi. Il taglio dei posti di lavoro fa parte del nuovo piano di rilancio voluto dall'amministratore delegato Brian Niccol, chiamato l'anno scorso per contribuire a rilanciare l'azienda in calo netto di vendite, soprattutto in Usa.

I tagli non riguarderanno i lavoratori delle caffetterie, che sono la maggior parte, né gli investimenti per nuove aperture di negozi, che non dovrebbero essere toccati, ma quelli impiegatizi e dei servizi connessi che vedranno accorpamenti e chiusure di settori. Il gruppo ha circa 16mila impiegati, tra la sede centrale di Seattle e le periferiche, oltre ad altri gruppi per lo sviluppo dei punti vendita e servizi connessi a distribuzione, torrefazione e vendita.

L’amministratore ha affermato di voler vedere l'azienda tornare alle sue origini di caffetteria. L’annuncio lunedì quando l'azienda ha dichiarato che il personale che ricopre questi ruoli aziendali sarà tenuto a lavorare da remoto questa settimana perché i licenziamenti saranno comunicati via email per questioni di privacy.  "Il nostro intento è di operare in modo più efficiente, aumentare la responsabilità, ridurre la complessità e avere una migliore integrazione", ha affermato Niccol. Nella stessa comunicazione si informa inoltre che i dirigenti che hanno lavorato da remoto finora dovranno ora trascorrere almeno tre giorni alla settimana negli uffici di Starbucks.

L’altro pilastro del nuovo piano di rilancio è la variazione dei menù con la cancellazione di diverse bevande. Il gruppo mira a diminuire il suo menù di quasi un terzo entro l’anno, sperando di ridurre i tempi di attesa e migliorare la qualità. "Stiamo semplificando il nostro menù per concentrarci su un numero minore di piatti più gettonati, preparati con eccellenza", ha affermato lunedì l'azienda.

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