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Sparatoria a Praga, la madre del killer David Kozak ha avvertito la polizia prima della strage

La madre del 24enne che ha ucciso 13 persone a Praga avrebbe tentato di lanciare l’allarme, tuttavia la polizia è intervenuta in un altro edificio dell’università (la Facoltà di Lettere) mentre Kozak stava seminando morte in un’altra area dello stesso ateneo.
A cura di Biagio Chiariello
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Sarebbe stata la madre di David Kozak a informare la polizia che il figlio "stava andando all'Università di Praga per suicidarsi". Poco dopo lo studente 24enne ha compiuto la peggiore sparatoria nella storia della Repubblica Ceca.

Quella soffiata ha permesso alla polizia di avviare un'operazione di ricerca così da sgomberare l'edificio universitario. Purtroppo Kozak non ha preso di mira la Facoltà di Lettere, come previsto, ma un altro edificio, anch'esso appartenente allo stesso polo universitario, in piazza Jan Palach.

L'arsenale nella casa del killer di Praga

ha ucciso 13 persone e ne ha ferito almeno una ventina, prima di togliersi la vita con un fucile, una delle tantissime armi che aveva portato con sé. Tra queste anche un fucile a pompa e un silenziatore, oltre a numerose munizioni.  Con queste armi ha iniziato a sparare una volta raggiunto il quarto piano dell’Università nella quale si era laureato in studi storico-europei per poi conseguire un master in storia.

Nella sua casa a Hostoun, nei pressi di Kladno a 30 chilometri da Praga, dove è stato trovato il cadavere del padre, quasi certamente ucciso dal figlio, è stato rinvenuto anche un ordigno composto "da bombole, munizioni, materiale pirotecnico e sostanze chimiche", ha riferito una forte vicina agli investigatori. "La cantina sembrava un bunker. La bottiglia era grande, aveva diversi cavi collegati a essa, che conducevano ad altre apparecchiature. A mio parere, conteneva un sistema che avrebbe causato l'esplosione".

"Voglio fare una strage di massa" diceva David Kozak

Non è chiaro come la madre abbia intuito il piano omicida del figlio. Certo è che già nei giorni precedenti al massacro rimbalzavano sui media frasi deliranti scritte dal killer su Telegram. "Mi presento, mi chiamo David e voglio fare una sparatoria a scuola e possibilmente suicidarmi… ho sempre voluto uccidere, pensavo che sarei diventato un maniaco in futuro" ma "ho realizzato che era molto più conveniente fare una strage di massa invece di essere un serial killer", scriveva  Kozak.

Un profilo inquietante di un ragazzo che, sempre su Telegram, ha ammesso di essersi ispirato ad Alina Afanaskina, una 14enne russa che qualche settimana fa ha sparato a un compagno di classe, ferito altre cinque persone e poi si è sparata. Fonte di ispirazione anche un altro episodio: la sparatoria in una scuola a Kazan, in Tatarstan, nel maggio 2021 quando furono uccise nove persone, tra cui sette studenti.

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