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L'implosione del sottomarino Titan a giugno 2023

Sommergibile disperso in visita al Titanic, ultime notizie: ricerche in corso, ossigeno per 96 ore

Le ultime notizie sulle ricerche del piccolo sommergibile Titan, disperso nell’Oceano Atlantico con a bordo 5 persone in visita al relitto del Titanic: il sottomarino non è ancora stato trovato, restano altri due giorni prima che l’ossigeno finisca.
A cura di Antonio Palma
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Il sottomarino Titan prima di immergersi verso il relitto del Titanic
Il sottomarino Titan prima di immergersi verso il relitto del Titanic
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È corsa contro il tempo nell’Oceano atlantico per individuare il sottomarino della OceanGate Expeditions disperso mentre portava turisti in visita al relitto del Titanic con cinque persone a bordo tra cui il CEO dell'azienda Stockton Rush, l'esploratore francese PH Nargeolet e il miliardario britannico Hamish Harding. Il piccolo sommergibile infatti ha ossigeno solo per pochi giorni e i cinque a bordo hanno possibilità di sopravvivenza solo fino a giovedì. La fornitura di ossigeno prevista del sommergibile infatti è di 96 ore e la discesa è iniziata domenica mattina.

Continuano le ricerche del Titan, a bordo 5 persone

Una sopravvivenza che dipende completamente dalle operazioni di ricerca e soccorso che sono andate avanti per tutta la notte ma purtroppo finora senza esito. Per chi è a bordo infatti non è possibile uscire del sottomarino e scappare da soli perché sono sigillati all'interno da bulloni applicati dall'esterno. A quelle profondità marine, circa 4mila metri, del resto è impossibile uscire dal mezzo, si verrebbe schiacciati. Oltre ai tre già citati, secondo Sky News, a completare il team a bordo del sottomarino ci sono anche un uomo d'affari pachistano e suo figlio,  Shahzada Dawood e suo figlio Suleman

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Il sommergibile potrebbe essere incastrato nel relitto

Secondo quanto ricostruito finora, il mezzo subacqueo, il sottomarino Titan, era partito intorno alle 4 del mattino di domenica ma dopo un'ora e 45 minuti dall'inizio della discesa ha perso i contatti con la nave madre che era in superficie, la Polar Prince. Titan comunica inviando un ping al Polar Prince ogni 15 minuti, l'ultimo dei quali è stato ricevuto mentre il sommergibile galleggiava sopra il relitto del Titanic. Il sommergibile quindi avrebbe perso i contatti proprio mentre era sopra il Titanic e questo lascia ipotizzare che possa essere rimasto impigliato nello stesso relitto del transatlantico affondato.

Il viaggio del Titanic e il luogo dove si trova il relitto
Il viaggio del Titanic e il luogo dove si trova il relitto

La difficoltà delle ricerche

Le operazioni a quelle profondità però sono difficilissime perché sono pochissimi i mezzi che possono raggiungerle. La stessa OceanGate elenca tre sommergibili di sua proprietà ma solo il Titan è in grado di immergersi abbastanza in profondità da raggiungere il relitto del Titanic. Il sottomarino infatti è un natante di classe Cyclops espressamente progettato per compiere esplorazioni di questo tipo.

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Sul posto sono stati dispiegati aerei militari come l'aereo canadese P8 Poseidon, un sottomarino e boe sonar, ma senza nessun esito. Alla ricerca stanno partecipando le agenzie governative e le marine di Canada e Stati Uniti ma soprattutto le società commerciali che hanno navi per esplorazioni d'altura. Autorità e società stanno cercando di fare arrivare sul posto il prima possibile un mezzo telecomandato in grado di raggiungere una profondità di 6.000 metri in modo da scandagliare l’area.

Il miliardario britannico Hamish Harding
Il miliardario britannico Hamish Harding

La posizione del relitto del Titanic

È un'area remota ed è una sfida condurre una ricerca in quella zona ma stiamo dispiegando tutte le risorse disponibili per assicurarci di poter localizzare l'imbarcazione e salvare le persone a bordo" ha dichiarato comandante della Guardia Costiera statunitense, competente per la zona che si trova a circa 700 km  a sud di St John's, in Canada.

Il Titanic stesso giace in una zona dove vi sono tantissimi detriti quindi cercare qualcosa con il sonar è difficilissimo. La ricerca è resa ulteriormente difficile dal fatto che non si sa se il sottomarino sia emerso già in qualche modo, ipotesi remota ma non da escludere, il che significa che si deve  perlustrare sia la superficie che le profondità dell'oceano.

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