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Guerra in Ucraina

“Soldati russi stuprano donne nelle città occupate”, la denuncia del Ministro degli esteri ucraino

La pesantissima accusa arriva in queste ore dal governo di Kiev e da diversi racconti di civili in alcune città occupate dalle forze armate russe come a Kherson.
A cura di Antonio Palma
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"Soldati russi hanno stuprato donne nelle città ucraine occupate", è la pesantissima accusa che arriva in queste ore dal governo di Kiev e da diversi racconti di civili in alcune città occupate dalle forze armate russe durante l'avanzata in ucraina. "Purtroppo abbiamo numerosi casi di soldati russi che hanno violentato donne nelle città ucraine occupate " ha denunciato infatti questa mattina il ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba, intervenendo in videoconferenza alla Chatham House, un istituito di politica internazionale con sede a Londra. "Quando le bombe cadono sulle vostre città, quando i soldati violentano le donne nelle città occupate è difficile, ovviamente, parlare dell'efficienza del diritto internazionale ma questo è l'unico strumento di civiltà a nostra disposizione per assicurarci che alla fine tutti coloro che hanno reso possibile questa guerra saranno assicurati alla giustizia" ha affermato ancora Kuleba nel suo intervento.

Kuleba non ha fornito altri dettagli sulle violenze denunciate né ha fornito alcuna prova per le sue affermazioni ma da ore racconti di stupri da parte dei militari russi si susseguono in Ucraina. In particolare notizie drammatiche arrivano Kherson, una città dell'Ucraina meridionale, capoluogo dell'omonima oblast occupato dia russi dopo giorni di aspri combattimenti. Diversi testimoni parlano di oltre un decina di casi di stupro già avvenuti. "Hanno già iniziato a violentare le nostre donne. C'erano informazioni da persone che conosco personalmente, come una ragazza di 17 anni che è stata violentata e  poi l'hanno uccisa" ha raccontano ad esempio alla Cnn Svetlana Zorina, una ragazza che si prende cura di sua nonna nella città di Kherson occupata dai russi. Affermazioni che ovviamente al momento non sono verificabili. La città del resto è in mano ai russi che la hanno occupata. "Siamo terrorizzati e spaventati ma non abbiamo intenzione di mollare. Cerchiamo di non uscire perché è pericoloso.  Mancano cibo e medicine, ma non c'è niente perché siamo circondati da russi, ed è impossibile consegnare far passare merci" ha raccontato ancora la 27enne rivelando che lo stesso sindaco Igor Kolykhaiev ha invitato i cittadini a muoversi solo se necessario, spostandosi in coppia e andando piano oltre ad essere sempre pronti a mostrare il contenuto del trasporto in qualsiasi momento ai militari russi.

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