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Covid 19

Sindaca di Las Vegas vuole riaprire tutto: “Vediamo quanti moriranno senza distanziamento sociale”

Nonostante gli oltre 47mila morti e 800mila contagiati negli Stati Uniti la sindaca di Las Vegas Carolyn Goodman ha proposto in diretta tv di riaprire bar, ristoranti e casinò della città: “Deve essere tutto aperto. Poi faremo i conti e vedremo quante persone sono morte senza il distanziamento sociale”.
A cura di Davide Falcioni
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"Riaprire tutto, poi vedremo quanti morti ci saranno". A dirlo la sindaca di Las Vegas Carolyn Goodman che, in barba agli oltre 47mila morti e oltre 800mila contagiati registrati negli Stati Uniti, ha ben pensato di lanciare una proposta provocatoria nel corso di un'intervista alla CNN definendo il lockdown totale dello stato del Nevada una "follia". Malgrado gli esperti abbiano ripetutamente sottolineato che hotel, bar e casinò siano tra i luoghi a rischio per la diffusione del coronavirus, Goodman ha respinto le paure come "allarmiste" e ha dichiarato che le aziende dovrebbero riaprire. "Così funziona la concorrenza in questo Paese: con la libera impresa e la possibilità di assicurarsi che ciò che offri al pubblico soddisfi le sue esigenze".

La sindaca ha poi avanzato una proposta destinata a far discutere: quella di rendere la sua città un "gruppo di controllo" da non sottoporre a misure di quarantena allo scopo di determinare se le misure di distanziamento sociale imposte dal governo siano effettivamente lo strumento più adatto a contenere la diffusione del coronavirus. Carolyn Goodman ha chiesto che ai cittadini di Las Vegas venga permesso un ritorno alla normalità per verificare se questo causerà un nuovo focolaio di epidemia: un'idea che espone al rischio di contrarre il coronavirus una popolazione di quasi 650mila abitanti con effetti facilmente prevedibili.

Le dichiarazioni di Carolyn Goodman hanno suscitato un certo scalpore e il giornalista Anderson Cooper le ha chiesto se non la preoccuperebbe la prospettiva di un boom di contagi ad esempio nei bar e ristoranti della città. "Io sono solo un sindaco, non sta a me controllare che si rispettino le norme igieniche nei locali pubblici" ha risposto la prima cittadina. Quando le è stato mostrato uno studio che rivelava la diffusione del virus nei condotti di areazione e negli impianti dell'aria condizionata Goodman ha risposto: "Qui siamo a Las Vegas, mica in Cina". La sindaca di Las Vegas non è l'unica a desiderare una riapertura di tutte le attività negli Stati Uniti: anche il governatore del Texas Dan Patrick ha proposto di riaprire tutto per non "scontentare gli azionisti", mentre il collega della Georgia Brian Kemp ha già permesso a centinaia di aziende di tornare a lavorare nonostante non sia garantita la sicurezza dei lavoratori.

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