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Sgozzato, eviscerato e lasciato in croce: 27enne confessa omicidio in Francia, non conosceva la vittima

Un 27enne ha confessato l’omicidio di un uomo di 32 anni, trovato sgozzato ed eviscerato in un parco di Pont-de-Metz. Il sospettato, sconosciuto alla vittima, è stato identificato grazie al suo cellulare. Si indaga sul movente, ancora ignoto.
A cura di Davide Falcioni
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Un omicidio di rara violenza ha sconvolto la piccola comunità di Pont-de-Metz, nei pressi di Amiens, in Francia. Un uomo di 32 anni è stato ritrovato morto all’alba di lunedì 4 agosto, sgozzato ed eviscerato, in un’area sportiva all’interno di un parco pubblico. A distanza di appena 24 ore, gli investigatori della polizia giudiziaria di Amiens hanno arrestato un sospettato di 27 anni, che ha infine confessato l’atroce crimine.

Secondo quanto riferito dagli inquirenti questa mattina, l’uomo fermato è "sconosciuto ai servizi di polizia" e ha dichiarato "di non conoscere la vittima". Un dettaglio che rende ancora più inquietante la dinamica del gesto, al momento privo di un movente evidente. Le indagini sono in corso per "determinare, in particolare, le ragioni del delitto", ha comunicato la procura, che ha aperto un’inchiesta per omicidio volontario.

Il sospettato è stato identificato grazie al ritrovamento del suo telefono cellulare nei pressi della scena del crimine. Gli agenti della divisione criminalità organizzata e specializzata (DCOS) lo hanno rintracciato nella sua abitazione e posto in stato di fermo martedì mattina. In un primo momento ha rifiutato di rispondere alle domande, ma successivamente ha ammesso le proprie responsabilità.

La vittima, residente ad Amiens e frequentatore abituale del parco, è stata ritrovata da una passante intorno alle 7 del mattino di lunedì. Il corpo, riferiscono fonti investigative, era stato abbandonato in una posizione simile a una croce, con numerose ferite da arma da taglio al collo, all’addome e alla schiena.

L’omicidio ha scosso profondamente la comunità di Pont-de-Metz, un tranquillo borgo di 2.500 abitanti. Le forze dell’ordine continuano ora a scavare nella vita della vittima e del suo assassino, nel tentativo di comprendere cosa abbia potuto scatenare una tale violenza.

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