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Secondo i media turchi è stato arrestato a Istanbul il nuovo leader dell’Isis al-Qurashi

Per il portale turco Oda tv il presidente Erdogan sarebbe stato informato dalla cattura di Abu Al-Hasan al-Qurashi, il nuovo leader dell’Isis.
A cura di Giacomo Andreoli
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Abu Al-Hasan al-Qurashi, il nuovo leader dell'Isis, sarebbe stato arrestato a Istanbul. A riferirlo è il portale turco Oda tv, secondo cui sarebbe stato informato direttamente della cattura il presidente Recep Tayyip Erdogan. Quest'ultimo, quindi, potrebbe dare a giorni l'annuncio ufficiale dell'arresto. Al-Qurashi è diventato numero uno dello Stato islamico in Siria lo scorso febbraio, dopo l'uccisione da parte degli Stati Uniti del precedente capo dell'organizzazione terroristica Abu Ibrahim al Hashimi al Quraishi.

Quello che è considerato il nuovo "califfo" dell'Isis sarebbe stato quindi arrestato in un'operazione condotta dall'antiterrorismo e dall'intelligence di Ankara. Stando alla notizia riportata da Oda tv, al-Qurayshi sarebbe stato catturato senza sparare nemmeno un colpo di arma da fuoco. L'operazione sarebbe stata conclusa dopo una lunga sorveglianza della casa in cui si trovava. Finora l'unica ulteriore "prova" è quanto riferito da un funzionario turco, che non ha voluto rivelare pubblicamente la sua identità. Avrebbe detto a Bloomberg che l'arresto è avvenuto davvero.

Qualora arrivasse una conferma ufficiale, si tratterebbe del primo leader dell'Isis catturato vivo. In questo caso sarebbe un'ottima notizia per la Turchia, con Erdogan che riuscirebbe ad accreditarsi meglio di fronte all'Occidente intero. Un'operazione, d'altronde, che il leader turco sta portando avanti da mesi, provando a fare da mediatore tra l'Ucraina e la Russia per fermare il conflitto in corso. Questo dopo anni molto turbolenti, coincisi con la monopolizzazione del potere in patria e gli scontri sempre più duri con i governi e le cancellerie europee. Non da ultimo il duello a distanza con il premier Mario Draghi, che ad aprile dello scorso anno ha definito Erdogan "un dittatore", con cui però bisogna "cooperare" per obiettivi di concordia internazionale.

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