Scozia, chiesa episcopale dice sì alle nozze gay

Con un annuncio destinato a far discutere a lungo la Chiesa Episcopale di Scozia ha comunicato di aver dato i via libera alle nozze delle coppie omosessuali in chiesa. La decisione di cui si discuteva da tempo rappresenta uno strappo senza precedenti nella comunità religiosa anglicana: la Chiesa Episcopale di Scozia infatti è la prima chiesa anglicana in Gran Bretagna a prendere una decisione del genere. L'ok alle nozze gay in chiesa è arrivata oggi al termine di un discusso sinodo interno che a maggioranza ha votato sì al provvedimento.
La misura, votata da sei delle sette diocesi scozzesi (contro solo quella che unisce Aberdeen e le isole Orcadi), prevede però una sorta di obiezione di coscienza e no impone di celebrare il matrimonio ai preti. Questi infatti potranno farlo o meno agendo "secondo coscienza". A questo punto tutti i gay di fede anglicana potranno chiedere di essere sposati in una qualsiasi chiesa anglicana in Scozia con evidenti ripercussioni sui rapporti con le altre chiese che fanno parte della comunità anglicana e si riconoscono nell’autorità dell'arcivescovo di Canterbury.
La Chiesa Episcopale di Scozia dunque segue l'esempio della Chiesa Episcopale d’America, andando incontro probabilmente alla stessa rottura definitiva con il sinodo anglicano che l’ha espulsa dai suoi organi. Come ribadito da un sinodo di tutte le province anglicane l’anno scorso a Canterbury, infatti, la clausola del matrimonio come appannaggio esclusivo di un uomo e di una donna resta uno dei cardini degli anglicani guidati da Canterbury e chi lo rinnega non può che essere escluso.