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Assalto al Congresso Usa dei sostenitori di Trump

Scontri a Washington, cosa sta succedendo in Usa e perché i sostenitori di Trump stanno protestando

Cosa sta succedendo a Washington, dove nel pomeriggio di oggi centinaia di sostenitori di Donald Trump hanno protestato contro la ratifica della vittoria di Joe Biden alle presidenziali 2020. Assalito il Campidoglio, finito in lockdown, mentre alcuni manifestanti hanno fatto irruzione nell’aula del Senato. Uno di loro si è seduto sullo scranno del vice presidente in carica Mike Pence, che è stato scortato all’esterno dell’edificio. Il sindaco della Capitale ha proclamato il coprifuoco dalle 18 ora locale.
A cura di Ida Artiaco
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Washington Dc è stata messa letteralmente a ferro e fuoco questo pomeriggio dai sostenitori di Donald Trump che hanno fatto irruzione in Campidoglio. Scontri con tanto di lacrimogeni ed evacuazioni sono ancora in corso, al punto che nella Capitale americana è stato proclamato il coprifuoco a partire dalle 18 (mezzanotte ora italiana) e Capitol Hill, dove si trova il Congresso Usa, composto a sua volta da Camera e Senato, è finita in lockdown. I fan dell'ormai presidente uscente stanno protestando contro la ratifica della vittoria di Joe Biden alle elezioni 2020, in programma oggi, da parte del Congresso riunito in seduta comune. Uno dei manifestanti si è seduto sullo scranno del vice presidente Mike Pence nell'aula del Senato, il quale è stato a sua volta scortato all'esterno. Ecco cosa sta succedendo.

Il comizio di Trump e l'inizio degli scontri negli Usa

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Secondo quanto riferito dalla Cnn, i primi scontri sono cominciati qualche ora fa, subito dopo un comizio, dal titolo "Save America" che proprio Donald Trump stava tenendo all’Ellipse, il parco a sud della Casa Bianca. "Non riconosco la vittoria, Biden è un presidente illegittimo", ha scandito il presidente uscente, aggiungendo "fermeremo il furto" dei voti, usando lo slogan "stop the steal", nel giorno in cui per lui è arrivata un'altra sconfitta nei ballottaggi in Georgia per il controllo del Senato. A quel punto i supporter dell'ex tycoon in migliaia si sono scontrati con la polizia che ha sparato anche gas lacrimogeni. Hanno prima occupato la scalinata del Parlamento e subito dopo sono riusciti a penetrare all’interno dell’edificio superando in alcune centinaia i checkpoint della sicurezza, per la prima volta nella storia americana. Capitol Hill è stata messa in lockdown dagli agenti di sicurezza e alcune parti del Congresso sono state evacuate, interrompendo l'iter per la ratifica della vittoria presidenziale di Joe Biden. Da questo momento la situazione è degenerata.

Il bilancio dei feriti

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Secondo l'emittente statunitense, dopo l'irruzione, ci sono stati alcuni scontri violenti e una donna, raggiunta al petto da un colpo di pistola, è stata trasportata in ospedale. La polizia ha rinvenuto anche alcuni pacchi sospetti: uno di questi, trovato sulla scalinata, secondo le prime informazioni conteneva effettivamente esplosivo ed è stato fatto brillare. Il sindaco di Washington Muriel Bowser ha proclamato il coprifuoco a partire dalle 18, ora locale, mezzanotte in Italia. Nel frattempo i deputati e i senatori sono stati chiusi nei loro uffici. A loro sono state consegnate maschere antigas, e Biden e Kamala Harris sono stati trasferiti in un luogo di massima sicurezza. Lo stesso Trump è intervenuto successivamente su Twitter rivolgendo un altro appello ai sostenitori: "Per favore, supportate la nostra polizia e le nostre forze dell'ordine. Sono davvero dalla parte del nostro Paese. State tranquilli". Infine, poco prima delle 16, ora locale, la polizia ha dichiarato che l’ala del Senato era stata liberata dai rivoltosi.

Biden: "La nostra democrazia è sotto attacco"

Il presidente eletto Joe Biden ha rivolto un messaggio alla nazione: "Le democrazia americana è sotto attacco, Trump vada subito in tv e chieda la fine dell’assedio". Ma l'ex tycoon è stato abbandonato anche da una parte dei suoi. Tutti i parlamentari, anche i repubblicani, hanno immediatamente condannato gli atti di violenza. Mitt Romney, repubblicano ma oppositore di Trump ha detto che la responsabilità dei disordini ricadono proprio su quest’ultimo. Condanna è arrivata anche dal vicepresidente in carica Mike Pence che ha chiesto che le violenze cessino immediatamente, mentre la first lady Melania Trump su Twitter ha definito "patrioti" i violenti, prima di cancellare il messaggio. Infine, Reince Priebus, il primo capo di gabinetto di Trump alla Casa Bianca, poco fa ha definito gli insurrezionisti dei "terroristi" e si è detto "disgustato" delle violenze che hanno compiuto al Congresso.

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