Gerusalemme, auto sulla folla: un morto. Scontri sulla Spianata delle Moschee

AGGIORNAMENTO – Nuovo gravissimo attentato a Gerusalemme, dove una vettura si è lanciata contro i pendolari che stavano aspettando il tram a una fermata: l'attacco ha provocato un morto e otto feriti. L'automobilista, che secondo la polizia israeliana sarebbe un palestinese, sarebbe stato immediatamente ucciso dagli agenti. Quando è sceso dall’auto, infatti, il conducente, lievemente  ferito, "ha cominciato a colpire le persone con una spranga di ferro", poi è stato freddato da un poliziotto presente sul posto. La dinamica dell'attentato ricorda quella del 22 ottobre scorso, quando persero la vita una neonata e, in seguito alle gravi ferite, un'altra donna straniera.

Dopo aver chiuso la Spianata delle Moschee la polizia israeliana ne ha stabilito la riapertura, malgrado i ripetuti scontri delle ultime settimane tra agenti e manifestanti palestinesi. Secondo i media di Gerusalemme gli incidenti sarebbero avvenuti quando un gruppo di attivisti ebrei è voluto entrare nella spianata per pregare per la salute del rabbino Yehuda Glick, ferito da un presunto attentatore palestinese. Ci sarebbero due feriti. A riferire la notizia della chiusura della Spianata era stato il portavoce della polizia Micky Rosenfeld, secondo cui sarebbero stati lanciati degli oggetti agli agenti: "Decine di manifestanti con il viso coperto hanno lanciato pietre e petardi contro le forze dell'ordine, che sono entrate in seguito sul Monte del Tempio (denominazione ebraica per la spianata delle moschee, ndr) e hanno respinto i manifestanti all'interno di una moschea".

Nelle ultime settimane la tensione a Gerusalemme è tornata altissima: la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l'attentato del 22 ottobre scorso, quando una bambina di tre mesi è stata uccisa e altre sette persone sono rimaste ferite in seguito al folle gesto di un automobilista, lanciato a tutta velocità contro i passeggeri che erano appena scesi da un autobus.