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Navalny colpevole di “frode su vasta scala”: l’oppositore di Putin condannato a 9 anni di carcere

Alexey Navalny, uno dei principali oppositori di Putin, è stato dichiarato colpevole in Russia per frode su vasta scala. La condanna è a 9 anni di reclusione in una colonia di massima sicurezza. Nel 2020 era stato avvelenato con un agente nervino.
A cura di Ida Artiaco
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Alexey Navalny
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Alexey Navalny colpevole per "frode su vasta scala" e oltraggio alla Corte in Russia. La condanna a uno dei principali oppositori di Putin, e a uno dei più attivi oppositori della guerra della Russia contro l’Ucraina, è di 9 anni di reclusione in una colonia penale di massima sicurezza. L’accusa aveva chiesto per lui una condanna a 13 anni. È stato condannato anche a pagare una multa da 1,2 milioni di rubli. "9 anni. Ebbene, come dicevano i personaggi della mia serie tv preferita The Wire: "Fai solo due giorni. Quello in cui entri e quello in cui esci". Avevo anche una maglietta con questo slogan, ma le autorità carcerarie l'hanno confiscata, considerando la firma estremista", ha scritto lo stesso Navalny su Twitter dopo la sentenza, aggiungendo: "Sono molto grato a tutti per il vostro supporto. E ragazzi, voglio dire: il miglior supporto per me e per gli altri prigionieri politici non è la simpatia e le parole gentili, ma le azioni. Qualsiasi attività contro il regime ingannevole e ladro di Putin. Qualsiasi opposizione a questi criminali di guerra".

L'udienza si è tenuta questa mattina nel carcere di Lefortovo, nella città di Pokrov, a pochi chilometri a Est di Mosca, dove l'uomo è detenuto da circa un anno. Navalny stava infatti già scontando una condanna a due anni e mezzo per violazione della libertà vigilata relative ad accuse che secondo lui sono state inventate per contrastare le sue ambizioni politiche.

"Navalny ha commesso una appropriazione indebita, ovvero il furto di proprietà altrui da parte di un gruppo organizzato", ha detto questa mattina il giudice Margarita Kotova, secondo quanto riporta una giornalista dell'agenzia di stampa Afp presente sul posto. Ma, si legge in un tweet ricondiviso dal profilo di Navalny, gestito dai suoi collaboratori, "è difficile distinguere le sue parole non solo perché legge molto velocemente, ma anche per la qualità della trasmissione. Lo stesso Navalny, non ascoltando il giudice, legge alcuni giornali".

Solo ieri, il team che lavora con Navalny, che in passato era stato anche oggetto di un avvelenamento con un agente nervino da parte dei servizi segreti russi mentre era in volo per Mosca, aveva annunciato la conclusione di una inchiesta giornalistica sulle proprietà di Putin, nel corso della quale si è stabilito, tra l’altro, che uno yacht attualmente a Marina di Carrara, lo Scheherazade, dal valore di 700 milioni di euro appartenga proprio al presidente russo. L'imbarcazione attualmente è intestata alla compagnia Bielot Asset Ltd, con sede alle isole Marshall. Ma un video pubblicato su Youtube da Marina Pevchikh e Georgi Alburov, due stretti collaboratori di Navalny, mette una serie di indizi che portano tutti allo zar.

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