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Rafael Caro Quintero arrestato: il boss della serie tv Narcos era tra i più ricercati dall’Fbi

Le autorità messicane hanno arrestato il pericoloso narcotrafficante Rafael Caro Quintero, “il re della droga” la cui storia è raccontata anche nella serie tv Narcos.
A cura di Giusy Dente
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Rafael Caro Quintero è stato arrestato dai marines messicani, si nascondeva in un albergo nella città di San Simon, nello stato di Sinaloa (Messico). Il 69enne era nella lista degli uomini più ricercati dall'Fbi, giudicato estremamente pericoloso. Aveva persino una taglia sulla testa: ben 2o milioni di dollari per chiunque avesse fornito informazioni utili a rintracciarlo. Per decenni è stato l'incubo della Dea, la Drug Enforcement Administration. L'uomo, infatti, è soprannominato il signore della droga.

Negli anni Settanta è stato uno dei maggiori narcotrafficanti degli Stati Uniti nonché co-fondatore del cartello Guadalajara, una delle più potenti organizzazioni criminali di tutta l'America Latina negli anni Ottanta.

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Inizialmente condannato a 40 anni di carcere, il narcotrafficante Rafael Caro Quintero ne ha scontati 28 per il rapimento, la tortura e l'omicidio (avvenuti nel 1985) dell'agente Enrique Camarena. È stato il primo agente Dea a essere ucciso e questo generò una profonda crisi diplomatica tra Messico e Stati Uniti. Il suo corpo venne ritrovato un mese dopo nel vicino stato di Michoacán. L'episodio è stato raccontato nella serie tv Narcos: Messico, che vede l'attore Tenoch Huerta nei panni del protagonista e Michael Peña in quelli di Kiki Camarena.

La condanna iniziale di 40 anni è stata ridotta da un giudice messicano per motivi amministrativi. Così l'uomo è stato rilasciato in anticipo, ancor prima che la sentenza di scarcerazione venisse confermata dalla Corte suprema. Difatti è poi arrivato l'annullamento, ma era ormai troppo tardi: lui ormai aveva già fatto perdere le sue tracce. Poco dopo è tornato a occuparsi del traffico di droga. Gestiva il cartello di Sinaloa.

Il segretario alla Giustizia americano Merrick Garland si è complimentato per la riuscita dell'operazione e ha ringraziato le autorità messicane per aver catturato il re della droga. Purtroppo qualcosa è andato storto prima dell'arresto e un elicottero della marina messicana si è schiantato: sono morte 14 persone. Ora per lui gli Stati Uniti vogliono l'estradizione.

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