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Vaiolo delle scimmie in Italia ed Europa

Quanti sono i casi di vaiolo delle scimmie in Italia ed Europa e quali sono i sintomi più comuni

Secondo il bollettino di Oms e Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) in Europa sono attualmente 12.761 i positivi al vaiolo delle scimmie.
A cura di Davide Falcioni
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Continuano ad aumentare i casi di vaiolo delle scimmie. Stando ai dati comunicati dal sistema di sorveglianza europea Tessy sono stati riportati 12.761 contagi da 32 paesi e aree dell'Oms Europa e dello Spazio economico europeo. Lo certificano Oms Europa e Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie).

Secondo il bollettino sulla malattia, della 12.761 infezioni riportate nel sistema Tessy (The European Surveillance System), la stragrande maggioranza (12.689) sono stati confermati in laboratorio. La prima data di insorgenza dei sintomi è stata segnalata il 3 aprile scorso. La maggior parte dei positivi aveva un'età compresa tra 31 e 40 anni (41%) ed erano maschi nel 99,4% dei casi. Tra i casi con stato Hiv noto, il 37% era sieropositivo.

Nella maggior parte dei casi i sintomi riferiti dai pazienti sono stati un'eruzione cutanea (94,7%), febbre, affaticamento, dolori muscolari, vomito, diarrea, brividi, mal di gola o mal di testa (67%). Sono 339 i ricoverati in ospedale (6,2%), di cui 131 casi hanno richiesto cure cliniche. Un caso è stato ricoverato in terapia intensiva per ragioni non connesse all'infezione da vaiolo delle scimmie. Nessuna persona è deceduta. Sono 34 i casi segnalati in operatori sanitari, ma non è stata segnalata alcuna esposizione professionale.

I casi di vaiolo delle scimmie in Italia

In Italia i positivi al vaiolo delle scimmie sono attualmente 426. Per il momento il Ministero della Salute non ha raccomandato la vaccinazione contro la malattia, sebbene siano state acquistate un numero limitato di dosi per far fronte ad eventuali emergenze. Per ora però l'epidemia è sotto controllo, non c'è stata una esplosione dei contagi come si temeva, di conseguenza si sta continuando a seguire e monitorare l'evoluzione della situazione con grande attenzione.

Oms: "Il vaccino da solo non può fermare la trasmissione"

Non c'è all'orizzonte alcuna campagna vaccinale e lo stesso direttore dell'ufficio europeo dell'Oms Hans Kluge ha spiegato ieri che il vaccino da solo non può fermare l'epidemia di vaiolo delle scimmie. "Chiediamo, per il momento, di adottare misure per ridurre questo rischio", per esempio "limitando i partner sessuali e le interazioni". Sebbene si inizino ad osservare casi di trasmissione domestica, "dobbiamo rispondere concentrandoci sulla modalità di trasmissione dominante (il contatto pelle a pelle durante gli incontri sessuali) e sui gruppi a più alto rischio", ha detto Kluge, aggiungendo che "il vaiolo delle scimmie è, in generale, una malattia autolimitante". Ma in questo caso le cose stanno andando diversamente: "Nella regione europea dell'Oms, l'epidemia ha visto il virus estendere la sua portata rapidamente, con 37 paesi e aree colpite ad oggi, con prove di una trasmissione locale continua".

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