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Guerra in Ucraina

Qual è la situazione militare sul campo in Ucraina, dove sono i russi e a cosa puntano

La nuova offensiva dei russi in Donbass si avvicina. Le truppe di Mosca si stanno riorganizzando nell’est dell’Ucraina, dopo aver ridotto gli attacchi da nord nelle zone vicino Kiev.
A cura di Giacomo Andreoli
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La nuova offensiva dei russi in Donbass si avvicina. Le truppe di Mosca si stanno riorganizzando nell'est dell'Ucraina, dopo aver ridotto gli attacchi da nord nelle zone vicino Kiev. In queste ore, così, continuano le ricognizioni nelle aree contese con la Russia e dichiarate indipendenti da Putin lo scorso febbraio. A spiegarlo è lo Stato maggiore delle forze ucraine, nell'ultimo bollettino sulla guerra in corso nel Paese.

Gli sforzi principali dell'esercito russo, in particolare, sono concentrati sul tentativo di "sfondare le difese" ucraine nella regione di Donetsk. Nel frattempo non si arrestano i bombardamenti anche a Kharkiv, nel nord-est dell'Ucraina. Lo Stato maggiore di Kiev, poi, conferma che Mosca sta anche cercando di prendere il pieno controllo della città di Mariupol.

Quest'ultima è assediata da oltre un mese ed è distrutta per il 90%. Secondo il suo sindaco, Vadim Boychenko, il 40% del territorio "non è più ricostruibile". Sono poi scomparse oltre 400 persone da Gostomel, la località alle porte di Kiev dove questa mattina è scattato un coprifuoco previsto per una settimana, fino alle 6 del mattino, ora locale. Si tratta di una "misura necessaria" per sminare la città e consentire ai civili di rientrarvi in sicurezza, come spiega in un tweet la parlamentare ucraina Lesia Vasylenkonel. La città è sotto l'occupazione delle forze russe da 35 giorni.

Il Pentagono mette in guardia: la mossa delle forze russe di spostare l'offensiva nell'est dell'Ucraina potrebbe "allungare la guerra più di quanto chiunque di noi voglia", stando ad un funzionario del ministero Usa della Difesa. Sul fronte rifugiati poi, gli occhi sono adesso puntati sugli Stati Uniti, sulla cui frontiera meridionale comincia a premere la pressione degli arrivi via via più consistenti di chi fugge dalla guerra in Ucraina. Sono infatti circa 1.700 i rifugiati ucraini arrivati a Tijuana, in Messico, sperando di riuscire a entrare negli Stati Uniti.

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