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Guerra in Ucraina

“Putin vuole la vittoria completa in Ucraina: i negoziati per la pace sono lontani”

Il presidente russo Vladimir Putin rimane impegnato a portare avanti il conflitto in Ucraina nel tentativo di “cercare la vittoria completa”. È quanto emerge dall’ultimo rapporto dell’Istituto per lo studio della guerra (ISW).
A cura di Chiara Ammendola
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Vladimir Putin
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Nessuna tregua, negoziati lontani e soprattutto l'obiettivo della vittoria che non è mai mutato. È questo il quadro attuale della situazione in Ucraina e soprattutto dei piani futuri secondo gli esperti dell'Istituto per lo studio della guerra (ISW). Stando a quanto si legge nel loro ultimo report "il presidente russo Vladimir Putin cerca una vittoria completa in Ucraina, che sembra fiducioso di poter raggiungere nel tempo e rifiuta l'idea che l'attuale realtà militare richieda una soluzione negoziata del conflitto".

Secondo il dossier inoltre le "controffensive ucraine sono quasi certamente necessarie ma non sufficienti a persuadere Putin a negoziare in termini accettabili o a creare condizioni militari sul terreno sufficientemente favorevoli all'Ucraina e all'Occidente". Dunque "né l'Ucraina né l'Occidente hanno convinto il capo del Cremlino a prendere in considerazione l'idea di accettare qualsiasi tipo di soluzione di compromesso".

Xi Jinping e Vladimir Putin
Xi Jinping e Vladimir Putin

Gli analisi dell'Istituto per lo studio della guerra sono certi che "Putin è concentrato sul raggiungimento dei suoi obiettivi bellici iniziali attraverso un conflitto prolungato in cui vince o imponendo la sua volontà all'Ucraina con la forza o spezzando la volontà dell'Ucraina in seguito all'abbandono di Kiev da parte dell'Occidente".

Intanto il segretario del Consiglio di sicurezza russo, Nikolaj Patrushev, in un'intervista rilasciata al quotidiano "Rossijskaja Gazeta" ha puntato il dito contro i Paesi della Nato accusandoli di essere parte del conflitto e di avere un unico obiettivo, ovvero quello di sconfiggere la Russia sul campo. “Hanno fatto un grande campo militare dall'Ucraina – le sue parole – inviando armi e munizioni alle truppe ucraine, fornendo informazioni, anche con l'aiuto di una costellazione satellitare e un numero significativo di droni”.

Zaporizhzhia dopo i bombardamenti russi
Zaporizhzhia dopo i bombardamenti russi

Questa mattina si sono registrate esplosioni a Mariupol, nel Donetsk, e a Melitopol, nella regione di Zaporizhzhia, città ucraine occupate dall'esercito russo. Secondo il sindaco di Melitopol Ivan Fedorov sono state colpite strutture dove si trova l'amministrazione russa, la quale ha dichiarato che a seguito del "bombardamento di artiglieria" a Melitopol un edificio è stato parzialmente distrutto, altre strutture sono danneggiate, 4 persone sono rimaste ferite. Un funzionario della regione occupata di Zaporozhzhia Vladimir Rogov ha pubblicato foto delle esplosioni.

Bombe anche sulla regione di Zaporizhzhia, dove si trova la centrale nucleare più grande d'Europa, di cui vaste aree sono occupate dai russi e che la Federazione Russa sostiene di aver annesso nel proprio territorio. Alla centrale era attesa nei prossimi giorni la visita del capo dell'Aiea, Rafael Grossi, che ne doveva valutare la sicurezza, ma la visita, secondo Mosca, è slittata alle prossime settimane.

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