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Perché l’Austria minaccia di bloccare 100 milioni di dosi di vaccino Pfizer

L’Austria potrebbe bloccare l’ordine di 100 milioni di dosi di vaccino Pfizer – Biontech destinate ai paesi dell’Unione Europea se non otterrà da Bruxelles un incremento delle dosi a lei spettanti.
A cura di Davide Falcioni
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Cento milioni di dosi di vaccino Pfizer-BioNTech destinate ai paesi dell'Unione Europea potrebbero essere bloccate dall'Austria se Vienna non otterrà un incremento delle dosi a lei spettanti. A renderlo noto Politico, citando fonti diplomatiche di tre Paesi europei. L'Unione Europea può ricevere 10 milioni di dosi di Pfizer-BioNTech aggiuntive in anticipo, nel secondo trimestre 2021, che deriverebbero dall'anticipazione dell'opzione di 100 milioni di dosi previste dal secondo contratto con l'azienda e contemplate inizialmente per terzo e quarto trimestre del 2021. Sarebbe su questo che è scattata una battaglia in cui il cancelliere austriaco, Sebastian Kurz, spinge affinché il suo Paese riceva più dosi malgrado non sia fra i Paesi Ue più in difficoltà.

Secondo Politico l'Austria basa la sua minaccia sull'argomentazione che il nuovo acquisto di dosi Pfizer avrebbe bisogno di un'autorizzazione unanime fra gli Stati europei; il giornale tuttavia precisa che non tutti sarebbero d'accordo sul fondamento legale di questo ragionamento. La testata cita diversi diplomatici di Paesi Ue che hanno espresso indignazione per la minaccia dell'Austria e per la possibilità che l'Ue possa perdere le 100 milioni di dosi se l'opzione di acquisto non verrà esercitata entro la scadenza di metà aprile. Uno dei diplomatici Ue citati, in particolare, ha espresso rabbia per il fatto che Vienna bloccherebbe 10 milioni di dosi per Stati membri che ne hanno "disperato bisogno, come Lettonia e Bulgaria".

Austria in trattativa con la Russia per Sputnik V

La minaccia di bloccare milioni di dosi di vaccino Pfizer arriva per di più da un paese che ha avviato una trattativa con la Russia per la fornitura di un milione di dosi del vaccino russo Sputnik V. Lo riporta la testata austriaca Die Presse, citando informazioni della cancelleria. La testata spiega che il negoziato riguarda la consegna di 300mila dosi ad aprile, 500mila a maggio e 200mila all'inizio di giugno, precisando tuttavia che non è ancora stata presa una decisione sull'acquisto.

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