1.684 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Covid 19

Per l’Oms la pandemia di Covid è a un punto critico: “Crescita esponenziale di casi e decessi”

Per Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità “la pandemia di Covid-19 è a un punto critico, con le infezioni che crescono in maniera esponenziale soprattutto in Medio Oriente e in Asia, nonostante oltre 780 milioni di dosi del vaccino siano state inoculate in tutto il mondo. Noi non vogliamo lockdown infiniti, ma al momento i reparti di terapia intensiva stanno traboccando e le persone stanno morendo”.
A cura di Ida Artiaco
1.684 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

La pandemia di Covid-19 è a un "punto critico", con le infezioni che crescono in maniera esponenziale soprattutto in Sudamerica e in Asia. È quanto ha affermato questo pomeriggio Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Organizzazione mondiale della Sanità nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Ginevra, nel corso della quale è stato fatto il punto sulla situazione epidemiologica a livello globale. "A gennaio e febbraio, il mondo ha visto per sei settimane consecutive un calo dei contagi di Coronavirus. Ora, invece, veniamo da sette settimane consecutive di casi in aumento e da quattro settimane di decessi in aumento. La scorsa settimana è stato il quarto numero più alto di casi in una sola settimana finora", ha aggiunto.

Secondo Ghebreyesus, alcune nazioni in Asia e nel Medio Oriente "hanno assistito a grandi aumenti dei contagi da Covid-19 nonostante oltre 780 milioni di dosi del vaccino siano state inoculate in tutto il mondo. Non cadiamo in errore, i vaccini sono uno strumento potente e vitale ma non l'unico", ha aggiunto il numero uno dell'Oms, che ha sottolineato: "Lo vediamo giorno dopo giorno e continueremo a ribadirlo. Il distanziamento sociale funziona. Le mascherine funzionano. Lavarsi le mani funziona. La ventilazione funziona, la sorveglianza, i test, il tracciamento dei contatti, l'isolamento, la quarantena e le cure compassionevoli funzionano, sono tutte cose che funzionano nel fermare il Covid-19 e salvare vite".

Tuttavia, la strada verso la fine della pandemia è ancora in salita. Sotto accusa, secondo l'Oms, ci sarebbe l'approccio "confuso, incoerente e compiacente" di molti governi nella gestione dell'emergenza sanitaria che sta prolungando il contagio, laddove servirebbe "un approccio coerente e coordinato". Ghebreyesus ha poi sottolineato che "noi non vogliamo lockdown infiniti, vogliamo vedere le società e le economie riaprire e i viaggi e il commercio riprendere, ma al momento i reparti di terapia intensiva stanno traboccando e le persone stanno morendo, e sono tutte cose evitabili". L'Oms ha infine ricordato che "questa malattia non è l'influenza. Sono morte persone giovani e sane. E ancora non comprendiamo appieno le conseguenze a lungo termine dell'infezione per coloro che sopravvivono". Tuttavia, ha concluso Ghebreyesus, ci sono "ragioni per essere ottimisti. Il calo dei casi e dei decessi durante i primi due mesi dell'anno dimostra che questo virus e le sue varianti possono essere fermati".

1.684 CONDIVISIONI
32804 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views