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Notizie sulla detenzione di Patrick Zaki in Egitto

Patrick Zaki presente all’udienza in tribunale in Egitto: è la prima volta in quattro mesi

Patrick Zaki, il ricercatore 27enne di origine egiziana che studia all’Università di Bologna, arrestato e detenuto nel carcere di Tora, è comparso per la prima volta dallo scorso marzo davanti ai giudici del tribunale penale che domani si pronunceranno sulla sua detenzione: “Buon passo in avanti, i suoi avvocati hanno potuto vederlo, anche se molto brevemente, in quanto non era stato più visto dalla sua famiglia o dai suoi avvocati dopo la sospensione delle visite in carcere e il trasferimento alle udienze. Sta bene”.
A cura di Ida Artiaco
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Patrick Zaki, il ricercatore 27enne di origine egiziana che studia all'Università di Bologna, arrestato e detenuto nel carcere di Tora, nel suo Paese, è comparso per la prima volta negli ultimi quattro mesi davanti ai giudici del Tribunale penale del Cairo. Lo annuncia con un post su Facebook la pagina "Patrick Libero", tenuta dagli attivisti che si battono per la causa del giovane: "Oggi si è tenuta un'udienza davanti al Tribunale penale e per la prima volta dal 7 marzo, Patrick ha partecipato alla sua stessa udienza", si legge sula pagina, in cui si specifica che "sta bene. Gli è stato permesso di comparire davanti ai giudici in presenza dei suoi avvocati. La decisione del tribunale sarà annunciata domani, e fino ad allora non abbiamo indicazioni su ciò che sarà il risultato dell'udienza".

Quello del trasferimento di Zaki in Tribunale viene scritto dagli attivisti che seguono la sua vicenda come "un buon passo, in quanto finalmente i suoi avvocati hanno potuto vederlo, anche se molto brevemente, in quanto non era stato più visto dalla sua famiglia o dai suoi avvocati dopo la sospensione delle visite in carcere e il trasferimento alle udienze. I suoi avvocati – prosegue il post degli attivisti – ci hanno informato che sembra essere in buona salute, e speriamo che presto potremo avere altre notizie da lui". La speranza è che "l'ordinanza del Tribunale che sarà annunciata domani rilasci Patrick Zaki e metta fine a questo lungo periodo di detenzione ingiusta e di irregolarità legali, e soprattutto gli restituisca la sua libertà e ponga fine alle sofferenze della sua famiglia".

Zaki è stato arrestato il 7 febbraio dopo essere rientrato dall'Italia. Il ragazzo è accusato di "diffusione di notizie false", "incitamento alla protesta" e "istigazione alla violenza e ai crimini terroristici" nell'ambito delle proteste dello scorso 20 settembre contro il presidente Abdel Fatah al Sisi. Dallo scorso 7 marzo le udienze del ricercatore egiziano "sono state rinviate o la sua detenzione è stata rinnovata senza la sua presenza, né, in alcuni casi, la presenza dei suoi avvocati, il che significa che ha trascorso gli ultimi quattro mesi in carcere sulla base di processi legalmente non conformi alla legge, rendendo il suo ordine di detenzione legalmente nullo".

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