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Notizie sulla detenzione di Patrick Zaki in Egitto

Patrick Zaki riceve pergamena di laurea: “Sognavo l’Italia da anni, chiedo giustizia per Giulio Regeni”

Patrick Zaki ha ricevuto la pergamena di laurea presso il rettorato dell’Università di Bologna. Durante la conferenza stampa, il 30enne ha ricordato Giulio Regeni e ha chiesto giustizia per il ricercatore italiano morto in Egitto nel 2016.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Ha intenzione di riprendere la carriera universitaria come ricercatore e di continuare a difendere i diritti umani tra l'Italia e l'Egitto. Per qualche giorno Patrick Zaki tornerà al Cairo,poi si trasferirà a Bologna. L'attivista che pochi giorni fa ha ricevuto la grazia dal leader egiziano Al-Sisi ha risposto alle domande dei cronisti italiani nella sede del rettorato dell'Università di Bologna, lì dove ha studiato e dove, appena qualche settimana fa, ha discusso la sua testi da remoto ottenendo però il massimo dei voti. "La mia è stata una storia di successo, ma in Egitto ci sono ancora centinaia di persone in prigione– ha detto l'attivista -. Chiediamo che vengano rilasciate, meritano la grazia presidenziale esattamente come me".

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Decine di oppositori politici che in questo momento si trovano in carcere per le loro idee. "Ho goduto del sostegno di Bologna che è la mia seconda casa e che in questi tre anni ha combattuto per me anche al Cairo. Ringrazio le autorità italiane, quelle egiziane, le ong e la società civile. Ringrazio anche i vertici dello stato italiano fino alla Presidente del Consiglio". Durante il suo intervento, Zaki ha chiesto poi giustizia per Giulio Regeni, il ricercatore italiano ucciso in Egitto nel 2016. Di quanto accaduto in quei giorni allo studente italiano che lavorava all'Università di Cambridge non si conoscono ancora le dinamiche.

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Anche il rettore dell'università di Bologna si è unito al pensiero per la famiglia di Regeni che ancora aspetta una risposta sulla morte del figlio. "Pensiamo ancora a tutti quelli che sono in carcere e combattono: dal ricercatore Ahmadreza Djalali che è in carcere in Iran, fino alla famiglia Regeni e ai tanti altri che ancora lottano per la libertà di espressione".

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Presente nella piazza Maggiore di Bologna anche il sindaco Matteo Lepore e la segretaria del Pd Elly Schlein, che si è seduta in prima fila. "Essere in Italia – ha detto l'attivista – è davvero un sogno che si avvera dopo tutti questi anni. Non ci sono parole per descrivere come mi sento"

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