Parla Paolo Bosusco: Sto benissimo, amo l’India e non voglio rimpatriare

E' ancora nelle mani dei ribelli maoisti dell'Orissa, Paolo Bosusco, ma sta bene e il suo morale, nonostante tutto, è molto alto. Parole dello stesso tour operator italiano, catturate in un audio messaggio pubblicato da Repubblica. Quando Claudio Colangelo è stato liberato, i quattro giornalisti che avevano raggiunto le selve del Daringibari, sono riusciti a mettersi in contatto anche con Bosusco tramite un walkie-talkie. Il risultato è stato un appello-dichiarazione in cui l'esperto di trekking piemontese fa sapere alla sua famiglia di essere in buona forma: «Non preoccupatevi per me, sopravviverò per il tempo necessario a risolvere tutto».
La voce di Bosusco non lascia trasparire agitazione. Si dice più volte tranquillo, nonostante «la situazione non è quella che vorrei. Spero che ci sia una soluzione per questo conflitto» dice l'italiano, in riferimento alle controversie tra maoisti e il governo che hanno portato alla sua cattura. L'italiano si dice felice per le sorti dei due indiani, rilasciati immediatamente dopo il rapimento el 14 marzo scorso. E lo stesso vale per Colangelo. «Avevano tutti fiducia in me, e pensavo che non avessimo problemi nella giungla dopo 21 anni che ci lavoro. Per questo sono contento che questi persone innocenti siano ora libere».
Il tour operator manifesta più volta la volontà di voler restare in India. Di fronte alla possibile di un eventuale rimpatrio da parte del Governo dopo la sua liberazione, Bosusco si dice infatti molto contrariato: «Se così sarà, mi sarà stata fatta un’ingiustizia due volte. Primo perché non mi avrebbero dovuto rapire; secondo perché ho lavorato onestamente e posso fornire a chiunque le prove di tutto quello che ho fatto qui in questi anni». L'India e l'Orissa, in particolare, a cui afferma di aver dedicato la propria vita (come dimostrano anche le foto dei suoi trekking), sono la sua seconda casa «e la natura e queste tribù possono dirlo per me».
Le buone condizioni dell'italiano rapito in India sono confermate dalla Farnesina, nelle parole del portavoce del ministero degli Esteri, Giuseppe Manzo. Positivo anche l'incontro dell'ambasciatore a Nuova Delhi, Giacomo Sanfelice col chief minister dell'Orissa che gli ha assicurato che le trattative con il leader dei ribelli Sabyasachi Panda «proseguiranno».