Panama Papers, Cameron si difende: “Il mio fondo era sottoposto a tasse annuali”

Intervenuto alla Camera dei Comuni il premier britannico David Cameron si è difeso dagli attacchi subiti in questi giorni dopo il coinvolgimento nei Panama Papers. Il primo ministro, da giorni contestato da tutte le opposizioni, ha rivendicato la legalità delle operazioni di suo padre Ian tramite il fondo Blairmore. "Sono orgoglioso dell’operato di mio padre. Contro di lui sono state lanciate accuse offensive e pesantemente false”. Cameron ha aggiunto: “Passare soldi di padre in figlio è legale in questo Paese […]. Se quando sono diventato premier ho venduto quelle azioni, è stato per evitare confitti d’interesse. Definire questi fondi di investimento oltreoceano come mezzi per evadere le tasse è sbagliato, ma noi dobbiamo cambiare le regole”.
Cameron sui fondi offshore: "Era sottoposto a tasse"
David Cameron ha motivato il suo fondo di investimenti in un paradiso fiscale. "Tutto era sottoposto alle tasse annuali, perché si trattava di un fondo di investimento commerciale, non familiare. Il fondo era offshore perché, come fondo commerciale, aveva senso che avesse luogo in una zona in cui si commerciava in dollari". Ma il premier britannico non si è limitato a difendersi. Al contrario, ha colto l'occasione per ricordare quanto fatto dal suo governo nell'ambito della lotta all'evasione e promettere una più vigorosa azione verso chi non paga le tasse: per questo verrà presto presentata una legge per punire penalmente chi facilita l'evasione e un accordo per una maggiore trasparenza con alcuni territori d'oltremare britannici, che operano come paradisi offshore.
Cameron ha definito "senza precedenti" la decisione di pubblicare la sua dichiarazione dei redditi ed auspicato che faccia la stessa cosa il Cancelliere dello Scacchiere, ovvero il "ministro delle finanze", mentre i deputati sarebbero già sufficientemente controllati. Anche la pubblicazione dei redditi del premier non è stata priva di polemiche con i laburisti che l'hanno accusato di aver evitato il pagamento di un'imposta di 80mila sterline, dopo la donazione di 200mila sterline ricevuta dalla madre a seguito della morte di suo padre nel 2010.