Pakistan, attentato all’aeroporto di Karachi: 28 morti

E' di 28 vittime il bilancio, ancora provvisorio, di un attentato terroristico portato all'aeroporto internazionale di Karachi, in Pakistan, da parte di un commando facente capo al movimento Tehrek-e-Taliban Pakistan (TTP), che ha portato l'attacco nella serata di ieri impegnando le forze di sicurezza in un lungo conflitto a fuoco durato almeno 6 ore. Tutti i membri dell'organizzazione terroristica sono stati uccisi e, secondo la tv DawnNews, il pericolo è in questo momento scongiurato e lo scalo verrà restituito alle autorità civili entro le ore 12 locali. Da quel momento potrà riprendere la normale attività.
L'attentato è stato rivendicato dal portavoce dei Tehrik-e-Taliban Pakistan, Shahidullah Shahid, che ha spiegato che che l'attacco è una vendetta per l'uccisione dell'ex leader Hakeemullah Mehsud in un raid drone Usa nel novembre dello scorso anno. Stando a quanto riferito dalle autorità locali lo scontro a fuoco ha avuto inizio intorno alle 23 e 20 locali di ieri, quando dieci combattenti sono entrati furtivamente nello scalo, eludendo i primi controlli, lanciando poi delle bombe a mano e aprendo il fuoco verso il personale di sicurezza. Secondo le fore dell'ordine il commando ha raggiunto lo scalo a bordo di un unico veicolo prima di dividersi in due gruppi. Gli assalitori, che indossavano divise delle forze di sicurezza pakistane, hanno dunque attaccato l'aeroporto da due lati e sono riusciti ad avvicinare il personale della sicurezza al quale hanno sparato.