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Orrore in Messico, 24 persone giustiziate da un commando in un centro per tossicodipendenti

L’assalto è avvenuto nella cittadina di Irapuato nel Messico centrale, in una struttura usata per il trattamento della tossicodipendenza. Secondo una prima ricostruzione, un gruppo armato avrebbe fatto irruzione dopo essere arrivato a bordo di un mezzo, avrebbe costretto le vittime a sdraiarsi a terra e infine li avrebbe aperto il fuoco su di loro.
A cura di Antonio Palma
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Minacciati armi in pugno da una banda di uomini armati, costretti a sdraiarsi a terra e poi letteralmente giustiziati senza pietà, è la nuova storia di orrore e sangue che arriva dal Messico dove nelle scorse ore 24 persone sono state uccise a sangue freddo in un violento attacco armato a un centro per tossicodipendenti nello stato del Guanajuato. L’assalto è avvenuto nella cittadina di Irapuato nel Messico centrale, in una struttura usata per il trattamento della tossicodipendenza. Secondo una prima ricostruzione, un gruppo armato avrebbe fatto irruzione dopo essere arrivato a bordo di un mezzo, avrebbe costretto le vittime a sdraiarsi a terra e infine avrebbe aperto il fuoco su di loro.

Nell’assalto sono rimaste ferite anche altre sette persone. "Gli individui sono arrivati in un veicolo rosso, non abbiamo molti dettagli. Secondo una valutazione preliminare, ci sono 24 persone senza vita e 7 feriti", ha dichiarato il capo della pubblica sicurezza di Irapuato, Pedro Cortés. Quando la polizia è arrivata sul posto il massacro era già concluso. Gli agenti stanno ora cercando di risalire al mezzo con cui è avvenuto l’attacco ma anche i motivi dell’assalto arato.

Lo stato di Guanajuato, che è uno dei principali centri industriali del Messico e sede di fabbriche di grandi case automobilistiche, da tempo è teatro di sanguinose violenze tanto da essere lo stato messicano con il maggior numero di omicidi del 2019. Negli ultimi giorni delle violenze si sono intensificate dopo l’arresto di 26 persone sospettate di appartenere al cartello di narcos Santa Rosa de Lima. Nelle città di Celaya, Salamanca e Villagran si è assistito a blocchi stradali, incendi di veicoli e assalti armati. Ora il massacro di Irapuato. “Non permetteremo che il Messico cada nell'anarchia e nel disordine” ha dichiarato il presidente messicano Andres Manuel Lopez Obrador.

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