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Obama arriva a sorpresa in Afghanistan e i talebani attaccano Kabul (VIDEO)

A un anno dall’uccisione di Bin Laden, il presidente Obama va a Kabul, firma un accordo con Karzai e parla in diretta tv all’America dicendo che “la sconfitta di Al Qaida è a portata di mano”. Due ore dopo la sua partenza un attacco scuote il Paese: almeno 6 le vittime.
A cura di Susanna Picone
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A un anno dall’uccisione di Bin Laden, il presidente Obama va a Kabul, firma un accordo con Karzai e parla in diretta tv all’America dicendo che “la sconfitta di Al Qaida è a portata di mano”. Due ore dopo la sua partenza un attacco scuote il Paese: almeno 6 le vittime.

Barack Obama decide di recarsi a sorpresa in Afghanistan per celebrare il primo anniversario dell’uccisione di Osama Bin Laden e per firmare un accordo strategico con il presidente Karzai e, dopo un discorso in diretta televisiva carico di speranza, la risposta dei talebani non si fa attendere: a poche ore dalla partenza verso l’America del presidente Obama, il centro di Kabul è stato scosso da un attacco suicida che ha ucciso almeno sei persone, cinque civili e una guardia. Un terrorista si è fatto saltare in aria con un’autobomba davanti al Green Village, poco dopo sarebbero state udite altre esplosioni e ci sarebbe stato un conflitto a fuoco con alcuni miliziani. L’attentato è stato immediatamente rivendicato dai talebani che hanno spiegato di aver agito in protesta alla visita e all’accordo stipulato dal presidente americano. Subito dopo l’esplosione di Kabul l’ambasciata Usa ha fatto suonare le sue sirene d’allarme spingendo lo staff a mettersi al sicuro.

La visita di Obama tra accordi e rassicurazioni – Barack Obama è arrivato a sorpresa nella base aerea di Bagram quando nel Paese era notte fonda: la sua visita, secondo molti organizzata ad hoc per la campagna elettorale, è stata giustificata con la firma dell’Enduring Strategic Partnership Agreement”, un accordo “storico” frutto di mesi di negoziati, con il presidente afghano Hamid Karzai. Con questa intesa si esclude di fatto la presenza di future basi americane in Afghanistan, i soldati Usa resteranno ad operare nel Paese, in numero più ridotto dopo il 2014 appoggiandosi alle basi afghane e aiutando gli stessi a sconfiggere Al Qaida. Questo accordo darà anche al governo afghano il controllo sui prigionieri di guerra e sui raid notturni contro gli insorti.

Il discorso in diretta televisiva alle quattro del mattino – Obama si è messo di fronte alle telecamere con la sua bandiera sullo sfondo quando in Afghanistan erano le quattro del mattino, ma in America tutti erano sintonizzati per il prime time: “Mie cari americani – erano in 3200 i soldati statunitensi radunati nell’hangar della base aerea –  abbiamo viaggiato un decennio attraverso le nubi scure della guerra e ora qui, in Afghanistan, nel buio prima dell’alba, possiamo vedere all’orizzonte la luce di un nuovo giorno”. Il presidente ha risposto a coloro che mettono in discussione la sua conduzione della guerra, ha rivendicato i suoi successi contro al Qaida, compresa l’uccisione di Bin Laden. Obama ha infine ringraziato i suoi soldati per il loro impegno a favore della pace e della democrazia: “So che molta gente è stanca della guerra, ma dobbiamo finire il lavoro iniziato”. E secondo il presidente americano “battere Al Qaida è un obiettivo alla nostra portata”.

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