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O.J. Simpson è libero: dopo 9 anni è fuori di prigione l’uomo del “processo del secolo”

Domenica 1 ottobre l’ex campione di football americano ha abbandonato il carcere del Nevada dove era detenuto per rapina a mano armata e sequestro di persona. Torna così al centro della cronaca dopo essere stato il protagonista del controverso processo per l’uccisione della sua ex moglie, in cui era difeso, tra gli altri, da Robert Kardashian.
A cura di Ida Artiaco
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Il caso di O.J. Simpson è tra i più spinosi e chiacchierati della storia giudiziaria americana. L'ultimo atto dell'intricata storia dell'ex campione di football e star di Hollywood, già assolto negli anni Novanta dall'accusa di aver ucciso l'ex moglie ed un suo amico, si è svolto domenica 1 ottobre, quando è tornato libero, a sorpresa e prima del previsto, dopo aver scontato nove anni per rapina a mano armata. È uscito dalla prigione di Lovelock nel Nevada, dove era detenuto, e si trasferirà appena possibile in Florida, come aveva comunicato ai giudici che nel luglio scorso gli avevano concesso la libertà vigilata, di cui godrà fino al 2022. Così, a 70 anni suonati, O.J. Simpson torna di nuovo al centro della cronaca, dopo aver attirato per anni l'attenzione mediatica di tutto il mondo. Secondo una indiscrezione del New York Post, sarebbe pronto a chiedere una cifra da capogiro, tra i 3 e i 5 milioni di dollari, per la sua prima intervista fuori dal carcere.

La carriera di O.J. Simpson: dall'Nfl al grande cinema

Nato a San Francisco nel 1940, O.J. Simpson è da sempre considerato uno dei più grandi giocatori della storia del football americano. L'ultima squadra nella quale ha militato, fino al 1979, è stata quella dei San Francisco 49ers. I record con cui si meritò un posto nella Pro Football Hall of Fame li realizzò però con i Bufalo Bill: nel 1972 fu eletto miglior running back della lega e nel 1973 è diventato il primo giocatore di NFL a correre per più di 2000 iarde in 14 partite. Dopo aver terminato la sua carriera sportiva, si è dato al grande cinema. Di lui resterà indimenticabile l'interpretazione dell'agente Nordberg nella serie de "Una pallottola spuntata".

L'uccisione dell'ex moglie e il "processo del secolo"

Negli anni Novanta, però, la sua immagine finì sui giornali di tutto il mondo per un evento tragico: l'uccisione della ex moglie, Nicole Brown, che aveva sposato nel 1985, e dell'amico, Ronald Goldman. Simpson fu accusato dell'omicidio dei due, prima di essere assolto nel 1995, ma sulla gestione di quel procedimento penale da parte degli Usa sono ancora tante le ombre. Fu invece un successo mediatico, con centinaia di milioni di persone incollate alla tv a seguirne gli aggiornamenti, tanto che fu definito all'unanimità "il processo del secolo", con non pochi colpi di scena, tra cui i testimoni a sorpresa e il coinvolgimento di Fuhram, un poliziotto accusato di razzismo e collezionista di cimeli del Terzo Reich. Tra i suoi avvocati dell'epoca, compariva anche Robert Kardashian, già amico personale di Simpson e padre della famosa Kim. Simpson fu infine dichiarato non colpevole, anche se molti ritennero che il verdetto fu dovuto più alla scarsa capacità del pubblico ministero di dimostrarne la colpevolezza piuttosto che a una sua reale estraneità ai fatti. Nel 1996, l'anno dopo la sentenza, le famiglie delle due vittime hanno citato in giudizio Simpson per danni in un processo civile, che ha incredibilmente ribaltato i risultati di quello penale e che lo ha costretto a pagare più di 60 milioni di dollari alle parti colpite.

Il caso O.J. Simpson in tv

Alla vicenda giudiziaria di O.J. Simpson sono stati dedicati numerosi show sulla televisione americana ed anche su altre piattaforme in tutto il mondo. Il più famoso in assoluto è "O.J. Simpson: American Crime Story", la miniserie, disponibile su Netflix, in dieci puntate sul delitto, che ha vinto persino due Golden Globe, come Miglior miniserie e Miglior attrice protagonista (riconoscimento andato a Sarah Paulson). Nel cast, ci sono anche Cuba Gooding Jr, che veste i panni proprio di O.J. Simpson, John Travolta che interpreta Robert Shapiro, avvocato e amico di Simpson, e  David Schwimmer, il Ross della sitcom Friends, che interpreta un altro membro della squadra di difesa, il businessman Robert Kardashian.

Il carcere per rapina

Nel settembre del 2007 Simpson è stato di nuovo arrestato per una rapina a mano armata in un hotel di Las Vegas, dove tentò di rubare cimeli sportivi che gli erano appartenuti in precedenza insieme ad alcuni amici, che poi testimoniarono contro di lui. Nel 2008 la giuria incaricata del caso lo dichiarò colpevole di rapina e sequestro di persona per l'irruzione nella camera d'albergo. In quella sede venne condannato a 33 anni di carcere, di cui i primi nove senza possibilità di libertà vigilata. Pena che però è stata interrotta a settembre del 2017 quando l'ex campione di football è tornato in libertà.

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