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Conflitto Israelo-Palestinese

Non solo Gaza, scontri a Gerusalemme: un palestinese ucciso, 70 feriti. Indetto sciopero generale

Un palestinese è stato ucciso e altri settanta sono stati feriti, sedici delle quali da colpi di armi da fuoco, alla periferia di Ramallah. Tra le fila israeliane il bilancio è di due soldati feriti. Intanto nelle città israeliane migliaia di lavoratori arabi hanno aderito a uno sciopero generale.
A cura di Davide Falcioni
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Non solo bombe a Gaza: violenti scontri si sono infatti verificati oggi sia a Gerusalemme che in Cisgiordania durante una serie di manifestazioni di protesta organizzate contro i raid aerei sulla Striscia. Un uomo palestinese è stato ucciso e altre settanta persone sono state ferite, sedici delle quali da colpi di armi da fuoco, alla periferia di Ramallah. Tra le fila israeliane il bilancio è di due soldati feriti.

Migliaia di persone si sono radunate non solo a Ramallah ma anche a Nablus, Betlemme, Hebron e in altre città della Cisgiordania. A Gerusalemme la polizia ha schierato cannoni ad acqua nel quartiere di Sheikh Jarrah, dove decine di famiglie palestinesi sono state cacciate dai coloni israeliani dalle case in cui hanno vissuto negli ultimi 70 anni. Scontri si sono registrati anche alla porta di Damasco, all'ingresso della città vecchia, dove numerose attività commerciali gestite da palestinesi sono state chiuse per la "giornata della rabbia"; nel frattempo è stato indetto uno sciopero generale tra i lavoratori palestinesi che ogni giorno si recano nelle fabbriche e nei negozi delle città israeliane. La partecipazione, secondo le testimonianze raccolte dal Time Of Israel, sarebbe stata molto alta. "Questa è la prima volta che quasi tutti i lavoratori palestinesi partecipano allo sciopero. Ci avevamo provato altre volte prima di oggi, ma non abbiamo mai ottenuto questo risultato", ha raccontato Castro Othman, residente a Tamra, nel nord di Israele. Othman ha attribuito l'alta partecipazione allo sciopero all'escalation di violenza degli ultimi giorni. Sia Hamas che Fatah hanno invitato i palestinesi a incrociare le braccia e in molti casi a marciare verso i checkpoint israeliani ingaggiando scontri con i militari. Gli appelli alle mobilitazioni sono ben presto diventati virali sui social network e l'adesione è stata altissima tra migliaia di lavoratori arabi impiegati nelle aziende in Israele, che hanno dunque dovuto limitare la produzione.

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Nella Striscia di Gaza almeno 213 palestinesi sono stati uccisi, compresi 61 bambini, e circa 1.400 sono stati feriti dall'inizio dei combattimenti la scorsa settimana. In Israele le vittime sono state 12, compresi due operai thailandesi che sono morti quando un impianto di confezionamento nel sud di Israele è stato colpito da un razzo lanciato da Gaza.

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