New York, agenti scambiano tubo per pistola e uccidono un 34enne nero disarmato

Alcuni agenti della polizia hanno scambiato il tubo di metallo che aveva tra le mani per una pistola. Così hanno aperto il fuoco, uccidendo un uomo di 34 anni che, oltre a essere disarmato, si è scoperto essere affetto da problemi psichici. È successo a New York, nel cuore di Brooklyn, a Crown Heights, la scorsa notte. La vittima si chiama Saheed Vassell ed è l'ennesimo afroamericano a perdere la vita in questo modo negli Stati Uniti. Gli uomini delle forze dell'ordine, tre in borghese e due in divisa, sono intervenuti dopo tre chiamate al numero di emergenza che segnalavano la presenza di uno sconosciuto che minacciava i passanti con una pistola d’acciaio.
"Il sospetto ha stretto con due mani un oggetto assumendo una posizione di tiro mentre gli agenti si avvicinavano", ha detto un portavoce della polizia, Terence Monahan. Così l'hanno colpito con ben 10 pallottole, che non gli hanno lasciato scampo, prima di scoprire che quella che teneva tra le sue mani non era un'arma ma un tubo di metallo ricurvo. La vittima è stata identificata dal padre, il quale ha raccontato che Saheed soffriva di disturbi bipolari ed era stato ricoverato più volte negli ultimi anni, quando è stato fermato anche dalla polizia, ma subito dopo rilasciato per incapacità di intendere e volere ed "emotivamente disturbato". Viveva con la sua famiglia nella zona, dove si era trasferito dalla Giamaica quando era ancora un bambino, e lascia un figlio di 15 anni.
Non è la prima volta che si verifica un fatto del genere negli Stati Uniti. Anzi, le notizie di persone di colore uccise dalla polizia continuano a tenere banco nell'opinione pubblica a stelle e strisce. Soltanto qualche giorno fa, il 18 marzo, l'ultimo episodio in ordine temporale: Stephon Clark, 22 anni, che si trovava nel giardino della nonna a Sacramento, è stato ucciso da alcuni poliziotti che pensavano stesse puntando contro di loro una pistola, ma aveva in mano soltanto un cellulare.