Nepal, morti 5 alpinisti italiani dispersi sull’Himalaya: tra di loro Stefano Ferronato e Alessandro Caputo

Tempeste di neve e una valanga sulle vette himalayane del Nepal hanno ucciso 9 persone, tra cui 5 alpinisti italiani. Lo riferiscono le autorità. I decessi si sono verificati in due incidenti separati avvenuti da venerdì.
Tra le vittime ci sono Stefano Farronato e Alessandro Caputo, i due alpinisti italiani rimasti bloccati al Campo 1 in Nepal, sul Manaslu, a causa delle forti nevicate verificatesi nei giorni scorsi. È quanto ha reso noto la Farnesina, aggiungendo che le autorità del Nepal hanno confermato il decesso di due degli alpinisti italiani dispersi.
Da venerdì 31 ottobre si erano persi i contatti con Caputo e Farronato, impegnati in Nepal nella scalata del picco Panbari. Sono in corso le operazioni di recupero delle salme, avvistate questa mattina nei pressi del campo 1 dai soccorritori in volo con l'elicottero. Secondo un testimone, potrebbero essere almeno 5 gli italiani morti, ma si attendono conferme.
Sempre la Farnesina nelle scorse ore aveva annunciato che in totale 5 o 6 gli italiani sarebbero dispersi, sottolineando che il Consolato Generale a Calcutta, competente per l'area, riporta una situazione molto complessa, con comunicazioni difficili e diverse famiglie connazionali che non riescono a mettersi in contatto con i propri cari.
Gli abruzzesi Marco Di Marcello e Paolo Cocco tra i dispersi
Tra i dispersi c'è anche Marco Di Marcello, la guida abruzzese di 37 anni che pure ha tentato di scalare il Dolma Khang, in Nepal. "Il segnale del radiosatellitare in possesso di Marco, che viene poi triangolato a Londra, dove risiede la moglie del capo spedizione e sherpa del gruppo, Tenjing Phurba, è ancora attivo. La traccia del segnale (che si aggiorna ogni 4 ore) in questi due ultimi giorni, sarebbe chiara: il ‘puntino' che corrisponde alla sua posizione, due giorni fa era in discesa e ieri in salita, segno evidente che Marco si muove e quindi ancora in vita", ha detto il fratello Gianni. Di Marcello non è l'unico abruzzese disperso. Insieme a lui c'è anche Paolo Cocco.
A tal proposito il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha fatto sapere sei seguire con la massima attenzione quanto sta accadendo in Nepal. "Stiamo seguendo l'evoluzione minuto per minuto. La priorità in questo momento è ricevere notizie certe e attendibili, e mantenere un coordinamento costante con il ministero degli Affari Esteri".
I due, in un videomessaggio diffuso via social hanno detto prima della partenza per il Nepal: "Ciao a tutti! Siamo Marco Di Marcello e Paolo Cocco, e oggi, 27 ottobre alle 5.40 del mattino, vi stiamo mandando questo messaggio da Kathmandu. Siamo pronti a partire per la via delle montagne, con l'obiettivo di tentare la prima salita italiana al Dolma Khang, nel Parco Nazionale del Gaurishankar, nella valle della Rolwaling. Questo parco nazionale è praticamente adiacente a quello dell'Everest. Da oggi e per una settimana ci avvicineremo alla zona, ci acclimateremo, e la settimana successiva tenteremo di salire la vetta. Speriamo di riuscirci intorno al 9-10 novembre, ma ovviamente dipenderà dalle condizioni meteorologiche".
Chi sono i due alpinisti italiani morti in Nepal
Alessandro Caputo, milanese di 28 anni, era uno studente di Giurisprudenza in Statale e maestro di sci della Schweizer Skischule di Saint Moritz, in Svizzera. Era il più giovane dei tre partecipanti alla spedizione Panbari Q7: insieme a lui e Farronato c'era anche il piemontese Valter Perlino, di Pinerolo (Torino), tratto in salvo da un elicottero governativo nepalese dopo aver accusato un malore nei giorni scorsi.
Stefano Farronato, invece, 51 anni, era alpinista e arboricoltore, originario di Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza. Nella sua vita aveva compiuto 18 spedizioni estreme in luoghi remoti del pianeta e molte escursioni alpinistiche in Ecuador, India e Cina.
Sagar Pandey, presidente dell'Associazione delle agenzie di trekking del Nepal, ha affermato che più di mille escursionisti e turisti hanno dovuto essere salvati da quando martedì sono iniziate le forti nevicate.