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Elon Musk pubblica le sue analisi delle urine per dimostrare che non prende droghe

Elon Musk ha pubblicato i risultati di una sua presunta analisi delle urine, da cui non risultano tracce di ketamina o altre droghe. Una risposta implicita all’inchiesta che poche settimane fa aveva rivelato un suo pesante uso di stupefacenti in campagna elettorale. Che si tratti di analisi autentiche o meno, queste droghe restano nelle urine per alcuni giorni, al massimo alcune settimane.
A cura di Luca Pons
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"Lol". Questo l'unico commento che il miliardario sudafricano Elon Musk ha scritto pubblicando sul suo profilo X quello che sembra essere lo screenshot di una sua analisi delle urine. C'è una lunga lista di sostanze stupefacenti, tutte con a fianco la scritta "negativo" o "normale". Il messaggio, neanche troppo tra le righe, è chiaro: Musk afferma di non assumere droghe, in una risposta di fatto all'inchiesta del New York Times che aveva rivelato un suo massiccio uso di stupefacenti durante l'ultima campagna elettorale.

Il quotidiano statunitense aveva rivelato che il miliardario avrebbe usato sostanze psichedeliche in quantità significative nel momento più acceso della campagna elettorale, quando aveva iniziato a sostenere in modo esplicito Donald Trump. Tra le sostanze citate dal Times c'erano ketamina, funghi allucinogeni, Mdma, Adderall e altre. Non si trattava della prima inchiesta giornalistica sul suo uso di droghe (e neanche della seconda).

La risposta di Musk era stata di attaccare il giornale, affermando che il New York Times è "lo stesso che ha vinto il Pulitzer per aver raccontato bugie sul Russiagate", cioè sul comprovato tentativo della Russia di influenzare le elezioni statunitensi del 2016 per favorire Donald Trump. Poi lo stesso imprenditore aveva scritto: "Per essere chiari, non prendo droghe", aggiungendo: "Ho provato la ketamina ‘su prescrizione' qualche anno fa e l'ho detto su X, quindi non è una novità".

Le analisi pubblicate da Musk sarebbero state effettuate da Ustdl, un laboratorio privato con sede in Illinois, passando tramite un servizio di esami antidroga situato a Austin, in Texas (dove il miliardario ha comprato casa negli scorsi mesi). Il campione di urina sarebbe stato prelevato l'11 giugno, circa undici giorni dopo la pubblicazione dell'inchiesta del New York Times, e il rapporto completo sarebbe stato stilato ieri, 16 giugno.

Dal documento si legge che sarebbero stati effettuati test per benzodiazepine, anfetamine, ecstasy, barbiturici, ma anche cocaina, ketamina, metadone, oppiacei, cannabinoidi, etanolo (alcool), fentanyl e non solo. Le analisi risultano negative per tutte le sostanze. Il senso dell'esame, insomma, sembra essere di dimostrare che il miliardario non fa uso di droghe.

Va da sé che un'immagine di questo tipo può essere falsificata, e le cliniche coinvolte negli esami non potranno confermare o smentire alcuna informazione al riguardo. Per adesso nulla, comunque, fa pensare che si tratta di un'immagine modificata. Semplicemente, allo stesso modo, è difficile anche dimostrare che sia del tutto autentica.

Un altro aspetto da tenere in considerazione è il lasso di tempo. L'inchiesta del New York Times si riferisce alla campagna elettorale che si è conclusa lo scorso novembre, ed è stata pubblicata il 31 maggio. Il campione di urina, come detto, risulta essere stato raccolto l'11 giugno, e gli esami effettuati nei giorni successivi.

Il tempo in cui le sostanze stupefacenti restano in circolo, anche nelle urine, dipende da moltissimi fattori: l'età, la corporatura, le dosi assunte e così via. Indicativamente, però, si può affermare che ad esempio l'alcool risulta nelle analisi delle urine fino a 3-5 giorni dopo l'assunzione. Lo stesso vale per molte delle sostanze contenute nel test pubblicato da Musk: anfetamine, ecstasy, barbiturici. Per le benzodiazepine, invece, si tratta solitamente di alcune settimane, la cannabis può durare fino a un mese, per la ketamina la stima è di circa due settimane.

Perciò, presumendo che le analisi siano del tutto autentiche queste chiariscono che al momento Musk non fa uso di droghe, ma non smentiscono l'inchiesta del New York Times. Dal periodo della campagna elettorale sono passati oltre sei mesi, e in questo arco di tempo naturalmente nessuna sostanza stupefacente sarebbe rimasta nel sangue del miliardario.

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