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Guerra in Ucraina

Muore di crepacuore a causa delle bombe russe in Ucraina: Elya aveva solo 6 anni

La storia della piccola Elya, morta con un infarto a 6 anni ad Avdiivka, nell’Oblast di Donetsk, in Ucraina: per 11 mesi si è nascosta con la famiglia in una cantina per paura delle bombe russe ma alla fine il suo cuore non ha retto.
A cura di Ida Artiaco
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La paura era talmente tanta che il suo cuore non ha retto. È morta per un infarto a soli 6 anni la piccola Elya. La sua storia è stata raccontata dall'Ambasciata ucraina presso la Santa Sede: la piccola, residente a soli 5 chilometri dal fronte, ad Avdiivka, nell'Oblast di Donetsk, non ce l'ha fatta a sopportare quanto sta succedendo nel suo Paese.

Negli ultimi 11 mesi, da quando Mosca ha invaso l'Ucraina, è rimasta nascosta insieme alla sua famiglia in un seminterrato per paura dei bombardamenti. La sua casa la esponeva a una vita di tensione. È morta di notte al buio per un attacco di cuore.

La sua foto, che la ritrae con le trecce bionde, i grandi occhi azzurri e un peluche tra le mani, ha fatto il giro dei social network, diventando il simbolo delle decine di bambini innocenti che hanno perso la vita dall'inizio del conflitto.

Secondo quanto riportato sul sito ufficiale di Unicef, sono 1.170 i bambini direttamente colpiti dalla guerra in Ucraina, di cui 415 uccisi e 755 feriti al 20 novembre, con il numero reale probabilmente molto più alto, data l’entità di vittime civili nelle aree accessibili, gli intensi combattimenti e e gli attacchi missilistici in corso.

Sui social è forte il dolore anche per la morte di un'altra giovanissima, Tetyana Macievska, soldatessa di 21 anni. Nei messaggi pubblicati su Twitter di Tetyana c'è anche una foto che testimonia la sua giovane età.

"I più brillanti rappresentanti della nostra nazione si stanno unendo alle forze armate dei cieli. Il sergente Tetyana Macievska, di 21 anni, della regione di Leopoli, è morta mentre difendeva la bandiera Ucraina. R.I.P. Le armi sono molto importanti per salvare vite. Siamo obbligati a vincere in fretta", si legge in uno dei tanti messaggi condivisi in rete, con la notizia che è stata anche rilanciata da Mariana Betsa, ambasciatrice ucraina in Estonia.

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