Morte Soleimani, gli USA invieranno Marines in Libano dalla base Nato di Vicenza
Le truppe statunitensi di stanza nella base Nato di Vicenza potrebbero essere dispiegate in Libano a difesa dell’ambasciata Usa a Beirut. Si tratta – riferiscono i media americani – di un numero di militari che va da 130 a oltre 700 unità. Lo ha rivelato una fonte del Pentagono che ha voluto mantenere l’anonimato. L'impiego di soldati americani ora di stanza a Vicenza è una delle conseguenze dell'uccisione del generale iraniano Qasem Soleimani. A seguiti dell'atto di guerra unilaterale Hassan Nasrallah, leader del gruppo sciita libanese Hezbollah, ha annunciato vendetta. "Portare a termine l'appropriata punizione per questo assassinio criminale sarà responsabilità di tutti i combattenti della resistenza nel mondo". Da qui la decisione del Pentagono di proteggere l'ambasciata americana a Beirut.
Nel frattempo Donald Trump ha dichiarato: "Non abbiamo ucciso Soilemani per un cambio di regime o per iniziare la guerra. Ma siamo pronti a qualunque risposta sia necessaria". Secondo Trump "il futuro dell'Iran appartiene al popolo che vuole la pace, non ai terroristi". Il generale Soleimani stava preparando nuovi attacchi, ha aggiunto il capo della Casa Bianca parlando da Mar-a-Lago, in Florida. "Il suo regno di terrore è finito; stava pianificando imminenti e sinistri attacchi contro diplomatici e militari americani. Lo abbiamo preso ed eliminato", ha aggiunto.
Il Presidente degli Stati Uniti continua a tenere alto il livello dello scontro. Già nelle scorse ore, rivendicando l'assassinio di Qassem Soleimani, in Iran capo della divisione Qods dei Guardiani della Rivoluzione, aveva dichiarato. "Avremmo dovuto farlo fuori anni fa". Donald Trump ha inaugurato in questo modo una delle giornate più drammatiche della sua amministrazione, con un tweet postato alle nove del mattino dal resort di Mar-a-Lago, in Florida, dove difende il raid Usa condotto nella notte a Baghdad e l'uccisione del più importante comandante iraniano: "Il generale Qassem Soleimani è il responsabile della morte di migliaia di americani. Stava progettando di ucciderne molti altri. Non glielo abbiamo permesso…".