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Montagne di pasta abbandonate nei boschi, svelato il mistero: cosa c’è dietro il “Pasta-Gate”

Il Pasta-gate teneva banco sui social da giorni, facendo impazzire il web. Pochi giorni fa nella zona boschiva del Veterans Park erano comparsi oltre 200 chili di pasta cotta, senza che nessuno sapesse da dove venivano.
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È stato risolto quello che su Facebook ha già preso il nome di “Great Pasta-gate of 2023”. Per giorni sui social network gli utenti sono impazziti dietro al mistero, abbandonandosi a migliaia di commenti ironici che hanno fatto rimbalzare la storia in tutto il mondo. Dopo un paio di giorni dallo stupefacente ritrovamento, è stato identificato l’uomo che ha scaricato oltre 200 chili di pasta sulle rive del fiume, nella zona boschiva del Veterans Park (stato del New Jersey).

Circa una settimana fa, infatti, gli abitanti della città di Old Bridge, nella contea di Middlesex, si erano trovati di fronte a un insolito spettacolo: le rive del torrente della cittadina erano infatti ricoperte da centinaia di chili di pasta cotta. Principalmente spaghetti e noodles, ma erano numerosi i formati in rappresentanza. Né sugo, né pomodoro, semplicemente montagne di pasta.

Il fatto era stato denunciato su Facebook dalla ex candidata al consiglio comunale Nina Jochnowitz, ma si trattava di una provocazione dalle venature comiche così allettante che ha subito cominciato a fare il giro dei social, alimentando le teorie più imprevedibili.

Andando oltre l’iniziale ilarità, però, l’avvenimento mette in luce il ben più ampio problema legato allo smaltimento dei rifiuti sfusi che da tempo caratterizzerebbe la città, rimasta l’unica nella contea a non essere dotata di un efficiente servizio di raccolta. Questo provocherebbe un massiccio abbandono illegale di spazzatura.

L’area è stata ripulita e nel frattempo è emerso il nome dell’autore del gesto: si tratta di un veterano della zona che a seguito della morte della madre avrebbe dovuto svuotare la sua casa per poterla poi vendere. Essendosi imbattuto in centinaia di lattine di pasta già cotta, avrebbe ben pensato di sbarazzarsene – visto anche il malfunzionamento del servizio di raccolta – svuotandole nella zona boschiva.

La comunità (social e non) si divide tra chi capisce la reazione disperata del veterano di fronte alla scoperta della quantità di cose accumulate dalla madre e chi invece critica nettamente il gesto.

In un’intervista rilasciata alla NBC New York, uno dei vicini, Keith Rost, la definisce una questione generazionale: “Anche i miei nonni tengono sempre una credenza piena di lattine di pasta, giusto per essere sicuri”.

Invece, il sindaco di Old Bridge, Owen Henry, ha commentato che se l’uomo avesse fatto presente il suo problema all’amministrazione, avrebbero potuto consigliargli altri modi per sbarazzarsi della pasta, come ad esempio donarla a un banco alimentare.

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