194 CONDIVISIONI
Guerra in Ucraina

Missile in Polonia, il generale Battisti spiega perché non si può escludere che accada di nuovo

Secondo il generale Giorgio Battisti, la Russia potrebbe cerare una sorta di zona cuscinetto dove non lanciare missili per evitare che capitino incidenti come quello avvenuto a Przewodow dove un razzo ha colpito la Polonia facendo due morti.
Intervista a Generale Giorgio Battisti
Ex comandante del Corpo d’Armata di Reazione Rapida della NATO in Italia.
A cura di Antonio Palma
194 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Sono state ore drammatiche per tutti quelle vissute dopo lo scoppio di un missile in Polonia. Il razzo è caduto a Przewodow, nell'est del Paese, al confine con l’Ucraina, colpendo un'azienda agricola italo-polacca e facendo due morti, e ha rischiato di allargare improvvisamente il conflitto tra Ucraina e Russia con il coinvolgimento Nato. Le prime risultate dell’inchiesta indicano un errore e propendono per l’ipotesi è che non si sia trattato di un missile russo come inizialmente sospettato ma di un S-300 della contraerea ucraina finito fuori traiettoria. Ne abbiamo parlato con il generale Giorgio Battisti, analista militare ed ex comandante del Corpo d’Armata di Reazione Rapida della NATO in Italia.

Generale, quali sono le sue valutazioni su quanto accaduto in Polonia con un missile caduto su una azienda agricola a Przewodow, al confine con l’Ucraina, facendo due morti e rischiando di allargare il conflitto tra Russia e Ucraina?

Bisogna dire che gli Stati Uniti e la Nato sanno benissimo da dove proveniva il missile e da dove è stato lanciato perché tramite i sistemi satellitari e gli aerei in volo per il controllo dello spazio aereo polacco, avranno sicuramente rilevato la traiettoria, su questo ne sono certo. Dunque se il Presidente Usa Biden ha affermato che non sono stati i russi a lanciarlo diciamo che ci possiamo credere. Sulla non volontarietà del gesto poi non ci sono dubbi. Se i russi avessero voluto colpire un Paese Nato per dare seguito alle minacce che affermavano di non tollerare i rifornimenti di armi all’Ucraina, avrebbero colpito o una linea ferroviaria oppure una base militare dove vengono concentrati i mezzi da trasferire in Ucraina e non una fattoria.

Poi se, come appare confermato, i detriti trovati nel cratere dello scoppio sono di un sistema missilistico contraerea S-300 di fabbricazione sovietica, sicuramente non può essere stato lanciato dalla Russia visto che è un sistema di fabbricazione risalente agli anni settanta che è di varie tipologie ma che ha una gittata che non supera i 250-300 km, cioè di molto inferiore alle posizioni russe. Si tratta invece di un sistema che è molto presente nell’armamento dell’Ucraina che inoltre negli ultimi mesi ha ricevuto sistemi S-300 da Paesi della Nato che prima facevano parte del Patto di Varsavia. Questo non toglie che se i russi non avessero lanciato quel centinaio di missili quel giorno questo non sarebbe avvenuto. Quindi non possiamo dire che i russi sono completamente incolpevoli.

Il Generale Giorgio Battisti
Il Generale Giorgio Battisti

Se consideriamo che l’Ucraina può difendersi dopo aver ricevuti diversi sistemi contraerei e antimissile, incidenti come quello in Polonia potranno verificarsi nuovamente?

Purtroppo quello che è avvenuto in Polonia sono cose che in tempo di guerra accadono. Nella seconda guerra mondiale alcuni aerei alleati, sbagliando obiettivo hanno sganciato bombe sulla Svizzera neutrale facendo centinaia di morti tra la popolazione. Anche se oggi la tecnologia è più avanzata con sistemi radar e sistemi di comando e controllo sofisticati, dietro ci sono sempre uomini o donne, quindi non si può escludere totalmente che possa accadere di nuovo. Io penso però che adesso staranno tutti più attenti. Sia i russi, sia gli ucraini ma anche i Paesi Nato che hanno le proprie forze schierate al confine e che con questi sistemi contraerei staranno ancora più attenti per evitare che qualche missile per qualche motivo strano possa deviare. Io ritengo che anche grazie alla diplomazia parallela tra Cremlino e Pentagono, i russi starano ben attenti a non lanciare missili troppo vicino al confine ma si riserveranno una zona cuscinetto per evitare che capitino questi incidenti.

La Polonia potrebbe chiedere un ulteriore dispiegamento di sistemi antiaerei ai Paesi alleati Nato per difendersi da questi episodi?

In realtà un sistema di difesa aerea già c’è, si chiama Ballistic Missile Defence che è regolato dalla Nato che copre, anche se non al cento per cento ma buona parte, dello spazio aereo dell’alleanza atlantica. Consiste in radar per intercettare eventuali missile che possono arrivare ma che sistemi missilistici che dovrebbero intervenire. In Polonia già sono schierati diversi sistemi sia polacchi che degli altri Paesi Nato. Indubbiamente la Polonia che è in prima linea in quando confina con l’Ucraina, sicuramente allerterà di più le proprie forze di difesa aerea e contraerea e la stessa cosa faranno i sistemi Nato sul posto. C’è da dire però che i vertici dei Paesi occidentali e della Nato sono stati molti cauti e riflessivi prima di attribuire la responsabilità di questo evento. Questo è una grande realtà per dire che siamo in buone mani perché chi ci governa ha mantenuto questa serenità, dicendo acquisiamo prove prima di giudicare. Non è un fatto secondario perché questi errori possono provocare un inasprimento del confitto se non sono gestiti bene.

194 CONDIVISIONI
4197 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views