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Manovra, Ue in pressing “Se l’Italia non la cambia va incontro alla procedura d’infrazione”

L’Ue si aspetta una correzione della manovra italiana, in caso contrario potrebbe essere attivata la procedura di infrazione: “Lo abbiamo fatto anche gli anni scorsi, concludendo che l’Italia era sostanzialmente in linea con i requisiti del Patto e quindi non abbiamo aperto la procedura. Ma in questo caso, se il Documento programmatico di bilancio non cambia materialmente, dobbiamo riconsiderare le conclusioni. Numericamente l’Italia avrebbe dovuto assicurare un miglioramento del deficit strutturale di 0,6% invece c’è un peggioramento di 0,8%. Pari a una deviazione dell’1,4%. E’ una deviazione molto ampia”, ha ddichiarato il vicepresidente della Commissione Ue Dombrovskis a margine dell’Ecofin.
A cura di Charlotte Matteini
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Proprio nel bel mezzo dell'Ecofin, la riunione di due giorni che vede protagonisti i ministri delle Finanze degli Stati Ue, all'imporvviso il ministro Giovanni Tria ha lasciato Bruxelles per fare rientro in Italia. Secondo quanto si apprende, durante la riunione il ministro delle Finanze austriaco Hartwig Loger avrebbe spiegato a Tria che i partner europei si aspettano sviluppi nell'ambito del negoziato tra la Commissione Ue e il governo italiano intavolato per arrivare a un compromesso sulla manovra di bilancio italiana.

Tria potrebbe dunque essere rientrato d’urgenza in Italia per parlare con il premier Conte e i vice Di Maio e Salvini e mettere a punto una proposta da presentare a Bruxelles e a quanto pare entro domani potrebbe esserci un vertice a quattro sull'Economia. Il lettone Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione Ue, ha affermato che le istituzioni europee sono "aperte al dialogo per cercare una soluzione, ma occorre una correzione sostanziale del deficit" della manovra italiana, in caso contrario potrebbe essere attivata la procedura di infrazione: "Lo abbiamo fatto anche gli anni scorsi, concludendo che l'Italia era sostanzialmente in linea con i requisiti del Patto e quindi non abbiamo aperto la procedura. Ma in questo caso, se il Documento programmatico di bilancio non cambia materialmente, dobbiamo riconsiderare le conclusioni. Numericamente l'Italia avrebbe dovuto assicurare un miglioramento del deficit strutturale di 0,6% invece c'è un peggioramento di 0,8%. Pari a una deviazione dell'1,4%. E' una deviazione molto ampia".

Il commissario europeo Pierre Moscovici ha invece sottolineato che "in caso di un mancato accordo con l’Italia, l’Unione europea potrà imporre delle sanzioni. Ma ancora nulla è stato deciso". In precedenza, i ministri delle Finanze della zona euro hanno appoggiato la decisione della Commissione europea di respingere la legge di bilancio italiana e le posizioni appaiono ferme. "I ministri hanno sostenuto la presa di posizione della Commissione europea. Spero che un dialogo costruttivo tra l’Italia e la Commissione europea permetterà di rassicurare i partner e i mercati sul rispetto delle regole di bilancio", ha spiegato il presidente dell’Eurogruppo Mário Centeno.

In una breve dichiarazione concessa dopo la riunione, Tria ha spiegato che "sulla Manovra, tra Italia e Commissione Ue abbiamo qualche disaccordo, ma questo non vuol dire che non possiamo avere un dialogo costruttivo, gli interventi vanno spiegati alla Commissione. La manovra però non cambia, stiamo discutendo, noi dobbiamo rispondere alla Commissione entro il 13 novembre"

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