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Manda all’ex le foto della figlia neonata in terapia intensiva, ma sono false: infermiera condannata

Una infermiera inglese di 25 anni, Alexandra Gregory, ha inviato le foto della bimba che aveva partorito all’ex compagno e che si trovava in terapia intensiva. Ma era tutto falso. È stata condannata a una pena detentiva di quattro mesi: “Non sa perché l’ha fatto”.
A cura di Ida Artiaco
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Non solo ha finto di aver dato alla luce la loro bambina, ma ha anche fatto credere all'ex compagno che la piccola fosse ricoverata in terapia intensiva con tanto di foto. Per questo è stata condannata una infermiera inglese di 25 anni, che è stata anche sospesa per 18 mesi dal lavoro. È quanto riporta la BBC: i fatti risalgono al periodo del lockdown durante l'emergenza Covid-19 ma solo nelle ultime ore è arrivata la sentenza nel tribunale di Worcester.

Alexandra Gregory, questo il nome della giovane, originaria di Redditch, è una infermiera specializzata in oncologia pediatrica. Tra l'agosto del 2020 e il febbraio del 2021 avrebbe inviato false radiografie e poi foto di una neonata in rianimazione a Daniel Smith. I due avevano avuto una relazione tra il febbraio e il luglio del 2020, che si era conclusa "amichevolmente".

Tuttavia, un mese dopo, ad agosto, il ragazzo avrebbe ricevuto l'immagine di un test di gravidanza positivo seguito da una seconda foto di Alexandra con un accenno di pancino. La coppia si è incontrata per discutere della situazione in cui hanno concordato che Gregory avrebbe abortito.

Ma a ottobre quest'ultima gli ha inviato un messaggio dicendogli che aveva cambiato idea. È allora che la 25enne ha cominciato letteralmente a bombardare l'ex compagno con messaggi, comprese scansioni false del bambino e foto di lei con indosso l'uniforme da infermiera dell'ospedale femminile e pediatrico di Birmingham, apparentemente con un pancione da gravidanza. Ha anche inviato i moduli per il mantenimento del figlio e gli ha detto che aveva avuto una forte emorragia.

A gennaio del 2021 l'infermiera ha comunicato all'ex compagno di aver dato alla luce una bambina, di nome Aria, che era stata ricoverata in terapia intensiva. Ma il mese successivo il padre della ragazza ha rivelato ad un partente di Smith che non esisteva alcuna bambina, mettendo così fine all'inganno.

Nei giorni scorsi è arrivata la sentenza della corte di Worcester, che ha condannato la 25enne per aver portato avanti una "campagna prolungata contro il signor Smith, pianificata, sostenuta e implacabile". Il suo avvocato ha spiegato che la donna era angosciata dal suo lavoro come infermiera pediatrica durante il Covid-19 e che non "sa perché l'abbia fatto".

È stata decisa per lei una pena detentiva di quattro mesi oltre a un piano di trattamento di salute mentale di 12 mesi e 20 giorni di servizio comunitario. Le è stato inoltre ordinato di pagare 500 sterline a titolo di risarcimento a Smith e le è stato imposto un ordine restrittivo di tre anni contro di lui e sua madre.

Un portavoce del Birmingham Women's and Children's NHS Foundation Trust ha detto che Gregory è stata anche sospesa in attesa delle indagini della polizia e che ora "concluderà la propria indagine interna".

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